Più grave del previsto l’infortunio al portiere Giacomo Venturi
- REGGIANA
- 4 Ottobre 2021
Campionato 1982/83, serie B
Giunge il definitivo distacco del quadrumvirato e il giorno 5 luglio 1982 inizia ufficialmente l’era di Giovanni Vandelli come presidente della Reggiana.
Il nuovo proprietario fa le cose in grande e la campagna acquisti è scoppiettante, affida la panchina della squadra a Romano Fogli, e come direttore sportivo sceglie Moreno Roggi. Ma purtroppo il giocattolo non funziona e la squadra dopo un avvio a dir poco disastroso chiude il girone d’andata all’ultimo posto. L’allenatore Fogli viene sostituito da G.B. Fabbri ma neppure il cambio della guida tecnica ottiene risultati e la Reggiana, con uno spogliatoio oramai dilaniato da “guerre interne” scivola lentamente verso il fondo classifica. La squadra granata resta in lotta per la salvezza comunque fino alla fine ma il miracolo non avviene e piazzandosi 17ª la Reggiana retrocede ancona in serie C.
Campionato 1983/84, serie C1
L’anno successivo, 1983/84, si punta subito al ritorno in serie B. La prima mossa che viene effettuata è quella di affidare la panchina a Lauro Toneatto, che insieme al D.S. Roggi procede a un duro cambiamento dell’intera rosa. In campionato l’inizio è buono poi, malgrado gli innesti del mercato, la squadra accusa un netto calo di forma e un crollo a livello psicologico e affonda nel centro classifica dove chiuderà in 9ª posizione. A fine stagione viene sostituito anche Roggi dal nuovo direttore sportivo Franco Manni
Campionato 1984/85, serie C1
Il presidente Vandelli affida per la stagione ‘84/85 la panchina a Franco Fontana e procede ad acquisti importanti, tra cui vanno ricordati l’attaccante D’Agostino, Bosco e l’ex milanista Gadda.
Nonostante questi importanti innesti la stagione si rivela molto presto come una stagione anonima e senza acuti. La squadra paga i troppi pareggi (20 su 34 partite) e il presidente Vandelli procede ad una nuova sostituzione del direttore sportivo, licenziando Manni che viene sostituito dal duo Previdi (come direttore generale) / Boninsegna (come direttore sportivo). La Reggiana chiude la stagione con un quinto posto con 36 punti.
Campionato 1985/86, serie C1
Nel 1985/86 Fontana viene confermato alla guida della Reggiana, ma già alla 5ª giornata viene allontanato e sostituito da Giancarlo Cadè, storico allenatore dell’anno 1963/64 culminato con la promozione della squadra granata. Vengono acquistati giocatori importanti come Facciolo (che resterà il guardiano della porta granata per tanti anni), Di Livio e Soncin e l’esordio di Cadè è esaltante e la Reggiana parte alla grande e lotta con le prime della classe per una promozione. In primavera arriva una serie di 5 sconfitte in 9 gare che fa cadere nel nulla i sogni di gloria reggiani e questo calo relega la troupe granata al 4° posto finale.
Campionato 1986/87, serie C1
Vandelli decide di ripartire nel 1986/87 da Nello Santin a cui affida le sorti della panchina granata, scegliendo la linea della continuità, e rafforzando la squadra con gli acquisti di Apolloni, Dominissini e soprattutto di Walter De Vecchi, proveniente dal Milan dove aveva vinto lo scudetto.
Dopo un brutto avvio, la squadra trova finalmente il passo giusto e ingaggia un lungo braccio di ferro con il Piacenza e il Padova per la promozione, sospinta anche da D’Agostino che è sempre più il bomber granata (11 reti in 29 partite per lui in questa stagione). La Reggiana mollerà solo nel finale chiudendo al 3° posto in classifica con 43 punti.
Campionato 1987/88, serie C1
Il 1987/88 è il sesto e ultimo anno di presidenza per Vandelli che lascerà senza purtroppo aver coronato il suo sogno, ovvero riportare la Reggiana in serie B. La squadra dopo essersi ripresa da una partenza a dir poco disastrosa, disputa un buon campionato ma non è mai in lotta con le prime per la promozione in serie B. In marzo avviene il passaggio di proprietà e la cessione della maggioranza delle azioni da Vandelli alla Finsport di Valter Sacchietti che procede alla nomina a nuovo presidente di Ermete Fiaccadori. Con l’addio di Vandelli si chiude così un’era.