Pippo MarchioroCampionato 1988/89, serie C1
La panchina viene affidata nel 1988/89 a Giuseppe Marchioro che guiderà poi i granata per sette consecutive stagioni. La squadra viene costruita accuratamente, tra sicurezze e scommesse. La più avvincente è quella di Andrea Silenzi, centr’avanti della Lodigiani arenato ad Arezzo che in granata diverrà la vera trave portante della squadra. La differenza la fa anche l’ottima difesa, che grazie anche ad uno stFesta promozione in B 1988-89repitoso “Rambo” Facciolo incassa solo 14 gol. Il diesel granata esce alla distanza, dopo un girone d’andata in chiaro-scuro con ben 5 sconfitte. Nei momenti critici l’ambiente mantiene però motivazioni e serenità e pennella un girone di ritorno ruggente con 25 punti e una serie determinante di 5 vittorie consecutive e un periodo di imbattibilità di quasi 5 mesi. Alla penultima giornata, il derby con il Modena può valere la promozione e 5.000 tifosi tingono lo stadio modenese di granata ma si devono arrendere al gol del modenese Bonaldi. L’ultima partita casalinga, contro il Prato il giugno 1989 è un susseguirsi di emozioni. Basta un punto, con la classifica che vede la Reggiana prima in classifica a +2 sulle inseguitrici Spezia, Prato e Triestina. La Reggiana fa bottino pieno però con i gol di D’Adderio e Rabitti e Reggio Emilia esplode di gioia e fa festa fino a tarda notte per il sospirato traguardo raggiunto. Dopo sei anni di purgatorio in serie C1 si ritorna finalmente a respirare l’aria del campionato cadetto.

Andrea SilenziCampionato 1989/90, serie B
L’anno successivo, stagione 1989/90, l’entusiasmo della fresca promozione contagia tutto l’ambiente granata, a partire dallo stadio Mirabello a cui viene rifatto ancora una volta il trucco e che registrerà per tutto l’anno medie spettatori da massima serie.
La squadra rimane pressoché invariata con alcuni innesti ma il vero trascinatore resta ancora Andrea Silenzi che segnerà la bellezza di 23 reti nella stagione.
La squadra però dopo un buonissimo inizio cede alla distanza e dopo tante energie spese accusa un calo che la porta ad un pur ottimo settimo posto finale con 40 punti in classifica.
Oltre al bomber Silenzi si mettono in luce tra gli altri, Zanutta, De Agostini, Nava e Catena.

Campionato 1990/91, serie B
Dopo una stagione in chiaro-scuro, la Reggiana sembra procedere con il piede giusto. Grazie ad alcuni ottimi colpi di mercato (tra cui la cessione di Silenzi per 6 miliardi di lire al Napoli) e alla sapiente regia del D.S. Corni, la squadra granata viene ricostruita nella stagione 90/91 con innesti importanti tra cui i vari Ferrante, Morello, Lantignotti, Villa e soprattutto Ravanelli, un giovane bomber dai capelli bianchi che i tifosi soprannominano subito “Penna Bianca”. La squadra non parte bene racimolando solo 1 punto in 3 partite, ma poi, anche grazie all’esplosione del proprio bomber (che firmerà 16 reti in 34 partite) risale la classifica e fa sognare la serie A a tutta la tifoseria. In primavera giungono però alcune pesanti sconfitte contro Ancona, Udinese e Padova che fanno tramontare i sogni di gloria e la truppa granata chiude così al settimo posto con 39 punti in classifica (da segnalare alcune partite emozionanti come Reggiana – Cosenza 7 a 4, con i granata in rimonta dopo esser stati in svantaggio per 3 a 0.

Campionato 1991/92, serie B
La stagione 1991/92 si apre come una stagione ricca di sogni e di speranze per i colori granata, ma si chiuderà nel peggiore dei modi fra mille contestazioni. Un pensiero alla serie A sono in molti a farlo e l’ambiente è sereno, con tanta voglia di fare bene. Ma all’improvviso scoppia il caso Ravanelli: la Juventus chiede l’attaccante già ad Agosto, il giocatore fa le bizze e vorrebbe andarsene, ma la Reggiana non molla e decide di tenerlo. Ravanelli non sarà più lo stesso (andrà alla Juventus a fine stagione) e non andrà oltre gli 8 gol segnati. La squadra ne risente e dopo un buon girone d’andata, ne disputa uno di ritorno disastroso in cui raccoglie solamente 14 punti chiudendo così ancora in settima posizione buttando al vento una ottima chanches per il salto di qualità.

Promozione in A 1992-93Campionato 1992/93, serie B
Ma i tempi sono oramai maturi e grazie alla grande organizzazione della società, alla serenità ritrovata dell’ambiente e alle grandi doti del mister Marchioro e del D.S. Corni, la stagione 1992/93 entrerà per sempre nella storia della società granata. La squadra non segna tantissimo, a causa anche della mancanza di un vero bomber, ma Cesena, la Regia è in Amette in condizioni di segnare praticamente tutti i suoi elementi (a fine stagione avranno segnato almeno un goal ben 13 giocatori, tra i quali i vari Sacchetti, Pacione, Scienza ecc.) e si basa su una difesa ferrea capitanata dal portierone Luca Bucci. Per la prima volta nella sua storia la Reggiana vince il campionato di serie B offrendo il meglio di se in una stagione a dir poco esaltante. L’appuntamento con la storia è allo stadio “Manuzzi” di Cesena, il 16 Maggio 1993. Più di 4.000 Reggiani riempiono la gradinata Ferrovia di bandiere e striscioni granata. La partita termina con il risultato di 1 a 1, gol di Sacchetti e Hubner, e grazie a questo punto la squadra granata può festeggiare la sua storica promozione in serie A con ben 4 giornate d’anticipo.