Più grave del previsto l’infortunio al portiere Giacomo Venturi
- REGGIANA
- 4 Ottobre 2021
Campionato 1954/55, IV serie
Le basi della svolta dell’anno successivo sono rappresentate dalla scelta di Luigi Del Grosso come allenatore: inizia con lui un ciclo che lo porterà a sedere sulla panchina granata per ben 8 stagioni consecutive (record tutt’oggi imbattuto).
La squadra ha un andamento altalenante complice anche una scarsa vena realizzativa e chiude in settima posizione.
Da segnalare il 24 aprile 1955 l’ultima partita in granata per Panciroli che chiude la sua carriera in granata con ben 316 presenze e più di 30 reti all’attivo (memorabile la doppietta al Tardini contro il Parma), dimostrandosi vera e propria bandiera granata, non avendo tra l’altro mai vestito altra maglia che quella reggiana.
Campionato 1955/56, IV serie
Nel 1955/56 si torna finalmente ad esultare per la promozione in serie C. Vengono acquistati molti giocatori ma l’arma in più si dimostra, oltre alla saggia regia di Catalani, il ritorno al gol con maggior frequenza di Cappi che a fine torneo segnerà 26 gol in 34 partite. Molto importante anche l’apporto del pubblico che torna ad assiepare le tribune del Mirabello e a seguire le partite non ci sono mai meno di 7.000 spettatori. La squadra supera in un doppio spareggio il Bolzano e ottiene la meritata promozione in Serie C.
Campionato 1956/57, serie C
Nel 1956/57 la Reggiana si appresta a disputare il campionato di serie C e vengono acquistati molti giocatori di categoria (tra gli altri, Perli, Cocco, Zoppelletto, i fratelli Di Mauro, Rui, Nundini e Giagnoni) a fronte di alcune cessioni importanti come Cappi, Brunazzi, Crivellante, Pelloni, Meroni e Seghedoni. La squadra viene affidata alla regia in campo del grande Catalani e grazie anche a un Mirabello che registra medie da serie A (quasi 10.000 spettatori a partita) la squadra granata ottiene un ottimo quarto posto.
Campionato 1957/58
La Reggiana si presenta ai nastri di partenza della stagione 1957/58 con grandi ambizioni e l’obiettivo dichiarato è la promozione in serie B. Viene attuata una ottima campagna acquisti per rinforzare la squadra che ha così ben figurato l’anno precedente per affrontare un campionato che ammette una sola promozione. La squadra ha un andamento altalenante e sprofonda fino alla terz’ultima posizione ma poi come d’incanto si sveglia e inanellando una serie di risultati utili consecutivi riesce a scalare la classifica grazie anche al sostanziale equilibrio che regna in questa annata e a garantirsi il primo posto in classifica, tornando così dopo sei anni in serie B.
Campionato 1958/59, serie B
Nell’anno 1958/59 la Reggiana, senza più il regista Catalani, lotta fino alla fine per una poltrona che vale la serie A, anche grazie alla famosa coppia gol denominata P2 formata dal duo Pistacchi-Pinti, ma finisce con il classificarsi solo quarta. Da segnalare l’ottima stagione del giovane Tribuzio, che subentrato all’infortunato Moselli non uscirà più dalla squadra titolare.
Campionato 1959/60, serie B
Il secondo anno di serie B vede una Reggiana di buon spessore lottare fino alla fine per la terza piazza per la promozione, dietro ai rulli compressori Torino e Lecco. Il colpo importante del mercato è rappresentato dal ritorno del regista Catalani dopo solo una stagione e la squadra si conferma come sorpresa del torneo. Il finale della stagione è in leggero calo ma la squadra reggiana conclude con un comunque ottimo quinto posto e a fine anno partecipa alla Coppa Amicizia contro il Grenoble (doppia sfida, 2-5 in Francia e 2-2 al Mirabello).
Campionato 1960/61, serie B
Nel 1960/61 si punta decisamente alla serie A dopo gli ultimi ottimi campionati e la Reggiana si rivela subito una grande protagonista del torneo di serie B, grazie alla sempre ottima regia di Catalani e alla vena realizzativa del bomber Sardei (18 gol per lui). I granata accarezzano a lungo il sogno della massima serie, disunendosi però proprio nel momento decisivo perdendo la partita decisa contro l’Alessandria il 28 maggio 1961 e ottenendo così solo un amarissimo 4° posto.
Campionato 1961/62, serie B
Dopo tre anni di serie B la Reggiana ritorna in serie C l’anno seguente. Nel 1961/62, ultima stagione con Del Grosso allenatore, i granata incappano in una stagione del tutto storta, perdendo per un grave infortunio il regista Catalani e non riuscendo ad essere incisivi in zona gol. La squadra partita come favorita per la promozione nel finale è disastrosa e scende mestamente in serie C.
Campionato 1962/63, serie C
Nella stagione successiva la panchina granata viene affidata a Rino Martini e le intenzioni sono quelle di una pronta risalita fra i cadetti. Bisogna però fare i conti con ottime squadre, soprattutto toscane e la stagione si rivela piuttosto deludente, nonostante l’apporto in zona gol soprattutto di Campanili. Rino Martini viene sostituito a gennaio da Vittorio Malagoli che non riesce però ad invertire la rotta e la Reggiana chiude così il campionato in quinta posizione. Da segnalare l’addio in questa stagione al ruolo di segretario da parte di Regolo Ferretti.
Campionato 1963/64, serie C
Nel 1963/64 si assiste al ritorno in granata di Del Grosso, seppur con la carica di direttore tecnico mentre in panchina siede il 34enne Giancarlo Cadè.
L’accoppiata firma una delle stagioni più entusiasmanti di tutta la storia granata, grazie a una cavalcata inarrestabile che la porta a vincere il campionato con ben 13 punti di vantaggio sulla seconda, il Savona.
Da segnalare i tanti record di questa formazione, tra cui le rete segnate (60) a fronte di quelle subite (solo 12) e una lunga serie di imbattibilità (28 giornate consecutive).
A fine stagione si assiste all’addio di Cadè per dissidi con la società, in particolare dopo un litigio con Lari.
Campionato 1964/65, serie B
La panchina viene così affidata l’anno successivo a Dino Ballacci, chiamato a guidare i granata nel nuovo torneo cadetto dell’anno 1964/65. La squadra granata disputa un campionato dai due volti, alternando ottime prestazioni (soprattutto nel girone d’andata) a prove deludenti (nel girone di ritorno) e chiude così all’11° posto in classifica.
Campionato 1965/66, serie B
Dal 1965/66 ha inizio l’era Bizzotto che durerà cinque anni. Luigi Del Grosso è ancora il direttore tecnico della squadra granata e in estate mette a segno alcuni ottimi colpi soprattutto per rinforzare il reparto offensivo. Vengono accantonate le ambizioni di promozioni e si pensa solo a consolidare la categoria e quindi ad una tranquilla salvezza per la quale i tifosi reggiani sono costretti ad aspettare (anche a causa di una sconfitta a tavolino per 0 a 2 contro il Padova per un petardo) la penultima partita contro il Catanzaro che si conclude con una ottima vittoria per 3 a 2 al Mirabello e permette alla Reggiana di chiudere al 15° posto in classifica.