Non ho molto da commentare di questa partita perché devo dire la verità: non mi è piaciuta. Non ho visto la solita Reggiana. La Reggiana non ha giocato da Reggiana. So che voi direte: l’importante è vincere. Ed è cosi’ ma “questa” Reggiana può vincere contro la Fermana che ha dimostrato una pochezza pazzesca ma non può reggere il confronto contro squadre più quotate. Cosa sia successo non lo so.

A fine partita alcuni giocatori hanno parlato di stanchezza fisica, non mentale. Ci può stare perché dopo 17 giornate, per buona parte giocate in modo sublime, è anche possibile un calo atletico e psicologico. La Reggiana ha pensato più a gestire la partita che a fare la partita. Alla fine è andata bene perché quando non metti al sicuro il risultato può sempre succedere l’imprevisto, vedi un rigore inventato o un errore difensivo. Tra l’altro in questo periodo l’organizzazione difensiva della Reggiana non è proprio impeccabile.

La Reggiana, sia chiaro, ha vinto con merito perché la Fermana ha trovato il gol per un errore prima di Cauz e poi di Voltolini ma non ha mai creato i presupposti per il pareggio. I granata, però si erano messi nelle migliori condizioni per dominare la partita con il vantaggio dopo nove minuti e anche nella ripresa per la superiorità numerica, invece hanno mostrato delle sbavature m soprattutto hanno concesso alla Fermana di portare il risultato in equilibrio fino al 95’. E’ vero che Rossi e Lanini hanno avuto due ghiotte occasioni ma è stato l’atteggiamento che la squadra ha mostrato che non ha convinto. La preoccupazione deriva anche dal fatto che la Reggiana era reduce da un’altra partita diciamo strana contro la Viterbese. Si può quindi pensare che si sia accesa la spia rossa della “riserva” .

Ora si tratterà di capire se fisica o mentale. Per fortuna, però, il tecnico dispone di un organico molto ampio che gli può consentire di effettuare qualche ricambio. In ogni caso teniamoci stretti questi tre punti che consentono alla Reggiana di rimanere in vetta assieme a un Modena che ha sette vite come i gatti se è vero come è vero che a Imola ha vinto al 94’. Come gli è capitato in tante altre occasioni.