Ecco le prove dell’incongruenza delle due sentenze

Ecco le prove dell’incongruenza delle due sentenze

Il Protocollo Sanitario messo in atto dall’Ausl Toscana è lo stesso che aveva applicato l’Ausl di Reggio con una differenza: ai granata era stato detto “state a casa” all’Empoli “non potete giocare” ma è la stessa cosa

Premesso che tutto questo lo avevamo previsto e anticipato per cui non ci si può stupire della decisione presa dal giudice sportivo della serie B. La cosa grave è che si sono usate due pesi e due misure nei confronti della Reggiana ma soprattutto dell’Ausl di Reggio Emilia. Vi proponiamo i due stralci della sentenza del giudice sportivo per farvi notare come dicano la stessa cosa. Apriamo una parentesi: dato che la Reggiana dispone anche di un’altra relazione più dettagliata dell’Ausl che non ha reso noto, auspichiamo che invece il presidente Salerno autorizzi la diffusione di quella nota per capire ancora meglio l’incongruenza messa in atto dal giudice sportivo.

QUESTO LA SENTENZA CHE RIGUARDA LA REGGIANA da parte del giudice sportivo per motivare la sconfitta a tavolino della Reggiana.

“dall’esame della corrispondenza intercorsa tra la Soc. Reggiana e l’ASL – documentazione fornita dalla stessa Reggiana Calcio – non si rileva alcun divieto tassativo alla trasferta ordinato dall’Ausl- Re bensì, da parte di quest’ultima, una mera presa di conoscenza della situazione dello stato di salute del Gruppo Squadra e delle ventotto misure adottate dalla Reggiana con riferimento ai protocolli sanitari”; rilevando, peraltro, che “l’Ausl si limita, invero, a riferire che è necessario continuare a mantenere le misure di prevenzione in corso considerato l’incremento dei numeri dei casi già segnalato dalla Società”.

QUESTO INVECE CIO’ CHE HA SCRITTO PER EMPOLI-CHIEVO 

“esaminata la comunicazione del 30 marzo 2021, con cui il Direttore dell’Unità funzionale Igiene Pubblica e Nutrizione dell’AUSL Toscana Centro, Dott. Paolo Filidei comunicava alla Soc. Empoli che:

“1.La scrivente UFC ha disposto i provvedimenti di isolamento dei casi positivi residenti o domiciliati sul territorio della ASL Toscana Centro e i provvedimenti di quarantena delle persone identificate come contatti stretti, sulla base dell’elenco da voi fornito.

2 In via precauzionale, al fine di interrompere la catena del contagio, si richiede di sospendere tutte le attività svolte in gruppo fino al termine dei periodi di quarantena disposti.

3. Come noto, il periodo di quarantena avrà termine dopo 10 giorni dall’ultimo contatto in presenza di un tampone negativo”;

considerato che i c.d. “contatti stretti” destinatari del provvedimento di quarantena riguardavano n. 14 (quattordici) calciatori della Soc. Empoli;

evidenziato che con ulteriore comunicazione del 30 marzo 2021, il Dott. Paolo Filidei, Direttore dell’Unità funzionale Igiene Pubblica e Nutrizione dell’AUSL Toscana Centro, su espressa richiesta, comunicava al Dott. Luca Gatteschi, responsabile sanitario della Soc. Empoli, che “i soggetti positivi sono sottoposti a provvedimenti di isolamento fino a diversa comunicazione (…) coloro per i quali, a seguito dell’identificazione come contatti stretti di casi confermata, è stata predisposta la quarantena, devono permanere al proprio domicilio fino al decimo giorno successivo all’ultimo contatto (28/3 come da vostra comunicazione), e possono cessare la quarantena a seguito di tampone negativo, perché asintomatici. Di conseguenza, poiché il periodo di quarantena, alle condizioni sopra citate, potrà terminare il giorno 7 aprile, non è possibile che le persone oggetto di tali provvedimenti possano spostarsi in altra sede, né disputare le due partite del 1 e 5 aprile p.v.

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Come si può notare viene indicato il fatto che i giocatori dell’Empoli sono sottoposti a quarantena e DI CONSEGUENZA possano spostarsi e disputare due partite. Ma è la stessa conseguenza che aveva indicato l’Ausl di Reggio disponendo l’isolamento domiciliare di 28 tesserati. Nel caso dell’Empoli è il medico sportivo dell’Empoli che chiede all’Ausl Toscana di specificare quali sono le conseguenze, che sono le stesse che si possono dedurre da ciò che aveva stabilito l’Ausl di Reggio. Del resto il Protocollo Sanitario non è cambiato nel periodo di Pandemia della Reggiana e dell’Empoli.

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Wainer Magnani
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