Accadde oggi: 27 anni fa coronammo un sogno inseguito 64 anni, è Serie A

Accadde oggi: 27 anni fa coronammo un sogno inseguito 64 anni, è Serie A

Il 16 maggio 1993 la Reggiana corona un sogno inseguito da troppo tempo mandando in delirio un’intera città. Dopo anni di promozioni sfiorate i tempi sembrano oramai maturi per il grande salto e grazie alla grande organizzazione della società, alla serenità ritrovata dell’ambiente e alle grandi doti del mister Marchioro e del D.S. Corni.

La stagione 1992/93 entrerà per sempre nella storia della società granata. Ravanelli va alla Juventus dopo un finale di campionato da dimenticare. Via Facciolo e De Vecchi, arrivano giocatori sconosciuti, da Bucci a Corrado ad Accardi, due mezzi scarti come Sacchetti e Picasso, poi uno addirittura giudicato inabile al gioco del calcio: Pacione. Cala l’entusiasmo e anche il numero degli abbonati. Ma Corni ha fiducia. La squadra non segna tantissimo, a causa anche della mancanza di un vero bomber, ma mette in condizioni di segnare praticamente tutti i suoi elementi (a fine stagione avranno segnato almeno un goal ben 13 giocatori, tra i quali i vari Sacchetti, Pacione, Scienza ecc.) e si basa su una difesa ferrea capitanata dal portierone Luca Bucci. Cominciamo con il pari interno contro il Verona (ma un gol gialloblù viene annullato inspiegabilmente), poi inneschiamo la quinta. La vittoria di Lecce e poi il cappotto al Bologna ci lanciano in vetta. Gli scontri vinti con Spal, Venezia, Cremonese e Cesena ci proiettano soli lassù. La vittoria di Pisa con un Bucci stratosferico ci consente di sognare la A. Di toccarla con un dito. Anzi con due mani. Il resto è quasi noia, coi nostri che raggiungono la certezza matematica del Paradiso a Cesena. Per la prima volta nella sua storia la Reggiana vince il campionato di serie B offrendo il meglio di se in una stagione a dir poco esaltante. L’appuntamento con la storia è allo stadio “Manuzzi” di Cesena, il 16 Maggio 1993. Più di 4.000 Reggiani riempiono la gradinata Ferrovia di bandiere e striscioni granata. La partita termina con il risultato di 1 a 1, gol di Sacchetti e Hubner, e grazie a questo punto la squadra granata può festeggiare la sua storica promozione in serie A con ben 4 giornate d’anticipo. Sono ancora nella memoria collettiva le immagini dei ventimila che sfilano davanti al Municipale agghindato con una maestosa A dopo la sfida col Padova. È serie A. Non accadeva da 64 anni.

Marco Bertolini
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