La Reggiana pensa ai Play off ma non solo. Amadei e Tosi sono già proiettati nel futuro.

La Reggiana pensa ai Play off ma non solo. Amadei e Tosi sono già proiettati nel futuro.

I tifosi della Reggiana pensano, giustamente, ai prossimi play off che vedranno al via 20 società aventi diritto (Arezzo, Pondera, Piacenza, Modena, Samb e Catania oggi annunceranno la loro rinuncia) ma la società, da tempo, sta pensando anche al futuro a prescindere dal campionato che la vedrà protagonista. Un progetto sia aziendale che tecnico.

E’ un discorso che riguarda l’assetto della società granata perché serie C o serie B poco importa: occorre essere pronti per governare la prossima stagione e dunque predisporre un budget adeguato. Se sarà ancora serie C l’obiettivo è di ritentare la scalata alla serie B e dunque servirà confermare, se non ritoccare, un budget che quest’anno ha superato i 5,5 milioni di euro. Al termine della stagione 2020/21 si tratterà poi di capire quale sarà il disavanzo di gestione e quanto occorrerà ripianare.
In caso di serie B è evidente che il budget sarà più elevato anche se “coperto” dai diritti televisivi che nella cadetteria sono di diversi milioni di euro. La parte amministrativa del club granata ha dunque varato un doppio programma finanziario che troverà uno sbocco a fine luglio quando il campo emetterà i verdetti ma nel frattempo il patron Romano Amadei ha posto sul tavolo un interrogativo rivolto ai soci granata: chi ci sta anche nella prossima stagione?
L’azionista di maggioranza, in definitiva, ha voluto un preciso pronunciamento dai compagni di viaggio per capire se nella prossima stagione potrà o meno contare su Quintavalli e soci. Una mossa in anticipo per consentire lo sviluppo di un piano finanziario del club che consenta al dicesse Doriano Tosi di fare un programma tecnico di consolidamento.
La risposta da parte dei soci, quasi all’unanimità, è stata: noi ci siamo. In pratica la compagine societaria attuale è pronta a proseguire il viaggio sia in caso di permanenza in serie C sia in caso di promozione in serie B. E’ bene non dimenticare che l’assetto societario è composto da un asse Amadei-Salerno che attualmente ha il 51% di azioni della Reggiana e il restante 49% è frazionato tra i soci reggiani, vecchi e nuovi. Un assetto societario che è destinato a spostarsi leggermente dato che Amadei è pronto a rilevare le quote dei soci che decideranno di uscire di scena. Opzione che al momento è stata esercitata da pochi soggetti anzi solo uno o due soci che si sono riservati di fornire entro breve una risposta. Un assetto societario che, in ogni caso, non cambierà nella sostanza poiché al massimo Amadei passerà dall’attuale 26% al 33% ma non vi saranno stravolgimenti. Forse a livello di cariche potrebbero esserci delle novità che, però, al momento sono state rinviate a data da destinarsi anche se la figura di Carmelo Salerno sta sempre più accrescendo di importanza sotto il profilo di responsabilità tecnica.
A livello organizzativo è evidente che la serie B imporrebbe qualche ulteriore innesto sotto il profilo della gestione tecnica anche se va rimarcato che l’attuale Reggiana ha già una organizzazione, in tutti i comparti, da categoria superiore.
Chi invece, da tempo, è all’opera è il ds Doriano Tosi che in sinergia con il mister Alvini ha iniziato a pensare alla Reggiana del futuro. E anche in questo caso con due progetti: serie C o serie B. La lunga inattività del Covid19 ha consentito a Tosi e Alvini di riflettere sulle mosse da compiere, facilitati anche da un aspetto contrattuale. La Reggiana, in effetti, ha solo otto giocatori in scadenza di contratto (Spanò, Radrezza, Narduzzo, Zanini, Espeche, Martinelli, Brodic e Pellizzari) destinati in buona parte a rimanere in granata e tre prestiti (Lunetta, Kargbo e Valencia) mentre tutti gli altri granata vantano contratti pluriennali e dunque spetterà, eventualmente alla Reggiana, decidere del loro futuro. E’ palese che questo “zoccolo duro” di giocatori ha dimostrato di essere pronto per tentare la scalata alla serie C e anche di potersi confermare in serie B. La categoria del prossimo campionato determinerà alcuni innesti ma non stravolgerà l’attuale assetto di squadra. Un presupposto fondamentale per poter essere competitivi in serie C come in serie B.
In definitiva la Reggiana del futuro è già stata programmata sia nelle stanze del potere che sotto il profilo tecnico.

Wainer Magnani
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