In questi giorni è uscito il decreto Agosto che disciplina le sponsorizzazioni. Un decreto che riguarda tutte le società dilettantistiche e professionistiche che non superano i 15 milioni di fatturato.
Per la Reggiana le sponsorizzazioni rappresentano, in serie C, il 60% degli introiti dato che la raccolta pubblicitaria ha sfiorato i 2 milioni di euro tra sponsorizzazioni, comprese le sponsorizzazioni dei soci granata. Su un fatturato di oltre 5 milioni rappresentano il 40% ma se prendiamo in esame solo le voci attive (biglietteria, abbonamenti, valorizzazione dei giovani ecc) salgono al 60%.
Per il prossimo campionato di serie B l’obiettivo è di aumentare come minimo di un 30% gli incrementi da sponsorizzazioni e questo decreto di Agosto sarà certamente di aiuto per questa raccolta pubblicitaria.
E’ un concetto che vale per le società professionistiche ma anche per tutto il mondo dilettantistico.
Un decreto che possiamo riassumere in questi punti.
a chi sottoscrive una sponsorizzazione è riconosciuto un contributo sotto forma di credito d’imposta pari al 50% degli investimenti effettuati.
Un provvedimento che ha validità dal 1 luglio 2020 fino al 31 dicembre 2020.
L’investimento di sponsorizzazione deve avere un limite minimo di 10mila euro
Il Credito d’Imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione
I pagamenti devono essere fatti attraverso versamento bancario o postale
La sponsorizzazione deve essere legato alle spese di pubblicità volte alla promozione dell’immagine, dei prodotti o servizi mediante una specifica attività.
Vi è però un rovescio della medaglia che non viene citato nel decreto ma che potrebbe avere in seguito una grande conseguenza per le amministrazioni comunali dato che il Credito d’Imposta a favore di chi emette la sponsorizzazione potrebbe essere “scontata” anche sulle tasse comunali con una grave perdita d’oneri da parte dei vari Comuni. In pratica da una part si aiutano le società dilettantistiche e professionistiche concedendo alle aziende che sponsorizzano un Credito d’Imposta pari al 50% della somma versata ma dall’altra si consente alle aziende di compensare anche nei confronti delle varie tasse comunali che sono fonte indispensabile per le varie amministrazioni per garantire i servizi.
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