La Reggiana ha fatto quello che doveva fare: ha ritrovato la vittoria dopo otto partite e alla fine del girone di andata ha 18 punti in classifica ma soprattutto si è tolta un peso psicologico. Come si usa dire in gergo “si è tolta la scimmia”.
La Reggiana ha fatto la partita perfetta per come doveva affrontare il Vicenza: attenta a non concedere ripartenza, centrocampo folto, squadra corte e stretta. Va anche dette che nei primi venti minuti ha offerto anche un buon calcio, fatto di fraseggi e di aggressività. Diciamo fino a quando ha trovato il gol su calcio piazzato con Ajeti. Poi ha iniziato un’altra partita, molto più tattica e attenga. Alla fine la Reggiana ha calciato due volte nello specchio della porta di Grandi e ha realizzato due gol, il Vicenza nemmeno quello perché il gol nell’ultimo minuto di recupero è stato un regalo di Cerofolini in uscita.
Ciò che resta impresso sono i primi venti minuti con una Reggiana che ha dimostrato di essere unita e compatta. L’altro elemento che merita un approfondimento è il nuovo modulo che mister Alvini ha presentato: difesa a quattro con Libutti chiamato ad arretrare sulla linea difensiva, con Gyamfi come esterno sinistro difensivo. E poi centrocampo a rombo con Radrezza rifinitore e Ardemagni e Kargbo in attacco. Alvini ha cambiato assetto solo quando il Vicenza ha schierato il tridente e allora si è messo con la difesa a cinque con l’ingresso di Ayo ed Espeche. Uno schieramento tattico che ha privilegiato il centrocampo rispetto allo sviluppo del gioco sulle fasce anche se in questa partita è mancato clamorosamente il giocatore di maggior qualità e rendimento di questa prima parte di stagione. Stiamo parlando di Radrezza che riportato nel ruolo di rifinitore non è stato brillante come al solito. Colpa della stanchezza o delle sirene di mercato che lo vogliono a Brescia? Vedremo.
La Reggiana voleva e doveva vincere in questo modo la partita. Non poteva rischiare di subire le ripartenze di un Vicenza che ha dimostrato di essere sullo stesso livello dei granata anche se con qualche punto in più. Da rimarcare il positivo rientro di Ajeti che ha dato forza e spessore a una difesa dove Rozzio ha giganteggiato, ben spalleggiato da Gyamfi che si è dimostrato a suo agio anche come marcatore di sinistra. A centrocampo Del Pinto ha dato equilibrio, Varone e Muratore forza e spessore al reparto.
Adesso la Reggiana deve dare continuità a questo successo nella prossima trasferta di Pisa, sabato alle ore 16.
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