Schenardi: “Vincere con l’Empoli, è la grande occasione per la svolta”

Schenardi: “Vincere con l’Empoli, è la grande occasione per la svolta”

“La sfida con la capolista può essere il crocevia per la Reggiana. C’è bisogno di ottimismo e di fiducia. Se fossi in Alvini chiuderei i giocatori negli spogliatoi poco prima dell’inizio della partita e al buio farei vedere le immagini della festa che i tifosi hanno fatto dopo la vittoria col Bari, con la musica a palla. Sono certo che l’adrenalina andrà a mille”

Marco Schenardi è stato ospite al “Bar della Gazzetta” e lo sarà anche lunedi’ 12 aprile. L’ex granata ha seguito diverse volte la formazione di Max Alvini e soprattutto è stato uno speciale osservatore di Reggiana-Brescia nel ruolo di doppio ex. “Il primo aspetto che vorrei sottolineare – ha rimarcato – è che il Brescia con troppa facilità ha trovato la via del gol sfruttando le poche occasioni che ha creato. In serie B le difese devono essere più agguerrite e attente, soprattutto da parte di chi deve fare punti a tutti i costi per la salvezza”.

Quindi primo non prenderle?

“No, non dico questo, perché credo che alla Reggiana per raggiungere la salvezza sia necessario un briciolo di coraggio in più, però gli attaccanti avversari devono fare più fatica a segnare rispetto a quanto è successo contro il Brescia”.

La Reggiana fino a oggi ha una media di un punto a partita che forse non serve per raggiungere la salvezza. Cosa deve fare per aumentare questa media punti?

“Quando sei in fondo devi accrescere la spavalderia e provare a vincere con maggiore determinazione”.

Perché la Reggiana, dopo un buon avvio di campionato, si ritrova oggi al terzultimo posto? Quale spiegazione si è dato?

“Io seguo in modo particolare Reggiana e Vicenza le società cui sono più legato ebbene entrambe hanno iniziato con lo stesso passo, affrontando le stesse difficoltà ma alla fine il Vicenza è salvo e la Reggiana è in piena lotta salvezza. La differenza è anche Alvini è un allenatore portato a fare un calcio offensivo ma per salvarsi è stato costretto a cambiare la sua mentalità. Il Vicenza invece ha un allenatore come di Di Carlo che sia che giochi per vincere il campionato sia che giochi per salvarsi applica la stessa filosofia di calcio: non un grande spettacolo, un calcio pratico, molte palle sporche, combattività su ogni pallone e concretezza. E nel momento di difficoltà questo tipo di calcio ha pagato. La Reggiana forse ha cambiato atteggiamento ed è stata penalizzata. Non voglio dare consigli ad Alvini ma preferirei portare avanti la mia filosofia di gioco senza tentennamenti con più ottimismo e cercando di portare più uomini dentro l’area di rigore avversaria perché è pur vero che Zamparo e Kargbo non sono cecchini infallibili ma possono fare gol anche i centrocampisti”.

C’è da constatare che gli arrivi di gennaio non stanno rispettando le attese ad iniziare dal bomber Ardemagni.

“Spesso è difficile da spiegare questo black aut. Io stesso ho sempre fatto gol e assist in tutte le piazze dove sono andato tranne a Bologna che poteva rappresentare la mia consacrazione ma non ho una spiegazione di quella stagione deludente. Ci sono tanti aspetti che incidono tra cui la lunga inattività. E’ però vero che purtroppo per loro e per la Reggiana alcuni giocatori che dovevano fare la differenza non riescono a dare ciò che vogliono e possono. Questo è mancato, non certo l’impegno dei ragazzi o della società nel portare alla corte di Alvini dei giocatori di qualità”.

Luca Zamparo ha avuto tante difficoltà iniziali ed episodi contrario, però ora è rientrato in squadra con una condizione fisica e psicologica diversa, è in fiducia. Può essere un’arma vincente per questo finale di stagione?

“Zamparo è un attaccante che mi piace, non è un bomber di razza che può fare 20 gol all’anno ma è un giocatore che si adatta bene alle caratteristiche di Kargbo”.

Resta fiducioso per la salvezza?

“Sono certo che la Reggiana farà bene nelle prossime partite. E’ vero che il pareggio col Brescia fa storcere il naso perché speri sempre di vincere ma è pur vero che i granata hanno affrontato la squadra più in forma del campionato dato che veniva da cinque vittorie in sei partite. Con il nuovo allenatore ha fatto un cambio di passo impressionante. Portare a casa un risultato positivo contro questo Brescia deve dare fiducia e guardare alla sfida di venerdì con ottimismo”.

Venerdi’ arriva l’Empoli, la prima in classifica che ha quasi il doppio dei punti della Reggiana.

“E’ vero, però sono due settimane che non giocano, si stanno allenando a singhiozzo, mancheranno di alcuni titolari ed è un’occasione che va sfruttata. Occorre giocare contro l’Empoli per vincere. Per come la vedo io, anche se ho giocato a certi livelli ma non ho mai allenato in ambito professionistico e non è la stessa cosa. Ma sono certo che la partita di venerdì può essere un crocevia importante per la stagione della Reggiana”.

Come si deve affrontare l’Empoli?

“La Reggiana non deve andare in campo con presunzione ma consapevole che non c’è migliore occasione di questa per poter battere l’Empoli pur considerando il loro valore. Ma se ti vuoi salvare devi fare punti anche contro le grandi del campionato. Bisogna andare in campo con il coltello tra i denti e provare a portare a casa una vittoria che potrebbe essere fondamentale”.

Può dare un suggerimento alla Reggiana?

“Se posso dare un consiglio ad Alvini: poco prima dell’inizio della partita chiuderei i giocatori negli spogliatoi, al buio e trasmetterei le immagini della festa che i tifosi hanno fatto dopo la vittoria sul Bari, con il volume a palla e sono certo che i ragazzi almeno per dieci minuti avranno l’adrenalina fino alle orecchie . Scherzo però, bisogna dare fiducia a questi ragazzi. Lo devono fare anche i tifosi quando li incontrano per strada. Piccoli gesti ma che devono servire da incoraggiamento dato che l’assenza dei tifosi granata allo stadio si è fatta sentire. L’ottimismo può portare a dei risultati, il pessimismo no. Certo, bisogna essere realisti perché i numeri dicono che dal 12 febbraio non vinciamo e ne abbiamo perse parecchie. Non è giusto nascondere la verità ai tifosi; giocatori e allenatore ne devono essere coscienti, però il margine per salvare questa stagione c’è ancora perché mancano ancora tante partite e può iniziare dalla partita con la capolista Empoli”.

Wainer Magnani
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