Superate tutte le perplessità, dopo la retrocessione, per un terzo mandato, ora spetta ai soci e in particolar modo al patron Romano Amadei avvallare questa scelta
Tutte le strade portano alla conferma di Massimiliano Alvini sulla panchina della Reggiana. E più che un indizio è una certezza dalle notizie che filtrano dall’enturage dello stesso allenatore toscano che si sta già muovendo come l’allenatore della Reggiana per la stagione 2021/22. L’intesa di massima è stata probabilmente raggiunta dal direttore sportivo Doriano Tosi che ha scelto di proseguire per il terzo anno il rapporto con Alvini. Le motivazioni della sua scelta le spiegherà ai soci granata anche se in primis dovrà convincere della bontà della scelta il patron Romano Amadei.
Tempo fa avevamo indicato i “pro” e i “contro” di questa scelta che – ricordiamo – è abbastanza rara nel mondo del calcio. Ciò che ha indotto il ds granata a puntare ancora su Alvini è l’averlo ritrovato motivato e agguerrito come il primo giorno in cui è sbarcato alla Reggiana. Un Alvini pronto a rimettersi in discussione e a resettare ciò che è stato nel corso di questa stagione.
Le motivazioni della conferma di Alvini sono racchiude in questi dieci punti.
1) Conosce la categoria dato che vi ha militato per diversi anni.
2) Due anni fa ha proposto un calcio spettacolare e innovativo che gli è valsa la panchina d’Oro assegnata dai suoi colleghi.
3) Ha preso a cuore la Reggiana e i tifosi e quindi alla base di questa scelta c’è una sua forte motivazione nel cancellare l’amara retrocessione e tornare in serie B per restituire al popolo granata ciò che quest’anno non ha mai potuto godere.
4) Una perfetta conoscenza degli uomini a disposizione che sono sotto contratto con la Reggiana
5) Facilità nell’intervenire sul mercato perché il ds Tosi conosce alla perfezione le sue esigenze e il modo di giocare
6) Con i tifosi e con i reggiani ha instaurato un feeling straordinario perché si è fatto apprezzare, oltre che come allenatore, come uomo e ambasciatore della reggianità
7) Conosce bene l’ambiente, inteso anche come istituzioni e media con cui ha sempre avuto un ottimo rapporto
9) E’ una “spalla sicura” per il ds Doriano Tosi con cui ha sempre condiviso tutte le scelte sia di mercato sia di gestione del gruppo
10) Conosce i dirigenti, sa come muoversi a livello di rapporti personali e anche di dinamiche aziendali.
Il diesse Doriano Tosi ha cosi’ cancellato le perplessità che potevano scaturire da una retrocessione che porta sempre con sè delle scorie nel rapporto tra allenatore e giocatori, anche se quasi sempre i calciatori hanno “poca memoria” e cambiano opinione in fretta. Allo stesso tempo ha ritrovato il solito condottiero Alvini, pronto a calarsi in questa sfida con tutta la sua grinta, evitando peccati di presunzione, che in serie C nessuno si può permettere oppure cancellare il “tarlo” di pensare a ciò che è stato fatto due anni fa. Tutte queste perplessità, che pure erano ben presenti nel ds Tosi e nei dirigenti granata, sono state superate e cancellate dalla solita grinta di Massimiliano Alvini.
Vedremo anche se è logico che il vero giudice di questa scelta sarà, come sempre, il campo anche se è evidente che per questa ennesima avventura di Alvini gli spazi di errore sono ridotti per non dire azzerati.
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