Nel volgere di 48 ore il tecnico ha cambiato idea e ha spiegato le sue ragioni: non ho le giuste motivazioni per proseguire con la Reggiana. I soci ne hanno dovuto prendere atto. Poi nella lunga mattinata si è parlato di budget per la prossima stagione
Fino a giovedi sera Alvini si riteneva l’allenatore della Reggiana, pronto per il rinnovo del contratto per il terzo mandato, tanto che di questa sua scelta ne aveva parlato anche con alcuni amici addetti a lavori, oltre che con il direttore sportivo Doriano Tosi. Poi nel volgere di 48 ore la situazione è cambiata e nel corso del vertice tra i soci che si è svolto nella sede dell’Immergas a Lentigione è stato preso atto che Alvini non accettava di rimanere sulla panchina della Reggiana.
Il presidente Salerno ha sottolineato che non c’è stata una trattativa tra le parti, nessuna domanda e offerta. Non è stato un discorso tecnico-finanziario ma di motivazioni.
Questa è la ragione che Alvini ha portato in causa per spiegare la sua rinuncia: “Non ritengo di avere le giuste motivazioni per continuare il progetto con la Reggiana”. Una spiegazione psicologica, non determinata dall’ingaggio, dal budget a disposizione (che deve essere ancora del tutto elaborato) dalla categoria, dal parco giocatori a disposizione o dai dubbi di alcuni soci ma semplicemente Alvini riteneva di non avere più il sacro furore del condottiero.
Ovviamente questa è una “verità” poi si tratterà di capire quali sono le reali ragioni che hanno indotto Alvini a cambiare idea cosi’ repentinamente. Di sicuro è una decisione che ha spiazzato il ds Tosi e il presidente Salerno. Per il momento la società rimarca che la motivazione è stata esclusivamente di carattere motivazionale. Lo stesso Alvini fino a pochi giorni fa, con alcuni amici, aveva sempre detto, di essere pronto a prendersi la rivincita con la Reggiana dopo un campionato concluso con la retrocessione. Il ds Doriano Tosi e il presidente Carmelo Salerno erano convinti di poter proseguire il rapporto con il tecnico di Fucecchio e la decisione di Alvini li ha spiazzati.
C’è chi rimarca che Alvini ha chiesto alla società di avere a disposizione altri dieci giorni per decidere ma messo alle strette ha declinato la proposta e annunciato “non me la sento di proseguire”.
I soci granata ne hanno dovuto prendere atto e la discussione nel corso della lunga mattinata si è spostata su altri argomenti quali il budget per il prossimo campionato di serie C e ovviamente la scelta del futuro allenatore della Reggiana.
Quale strada prenderà Alvini è difficile da capire. Tra gli addetti ai lavori c’è chi ipotizza un ritorno di fiamma del Brescia, chi del Bari o di una squadra impegnata nei play off di serie C ma ovviamente la verità emergerà nel volgere di pochi giorni.
Non sono mancate le domande e le critiche nei confronti dell’operato del diesse granata Tosi per la stagione appena conclusa che ha visto la Reggiana retrocedere in modo disarmante. Doriano Tosi ha ammesso gli errori commessi in sede di valutazione tecnica, pur con tutte le attenuanti del caso.
Si è accennato, come detto, al budget per la prossima stagione e all’obiettivo che la proprietà si è data, vale a dire allestire una Reggiana competitiva in serie C. Il budget sarà di quelli importanti per la serie C con un disavanzo di gestione superiore anche a quello che i soci dovranno onorare per la passata stagione.
Ora il diesse Tosi si è messo alla ricerca del nuovo allenatore per la prossima stagione e non sarà una scelta facile perché il “fantasma” di Alvini aleggerà sempre sul nuovo allenatore, soprattutto in caso di una falsa partenza.
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