Netto successo sul Montevarchi, una prova di forza anche se ancora i granata non sono al meglio della condizione
Buona la prima, si potrebbe dire se non fosse che sono 122 giorni di astinenza da vittoria (ultimo successo al Città del Tricolore il 1 maggio 2020 contro il Pordenone) e quindi c’è qualcosa di più in questo successo della Reggiana sul Montevarchi. Ci sono i 560 giorni senza tifosi e si è visto quanto sono importanti ma soprattutto com’è diverso il livello di spettacolo calcistico. Siamo tornati a due anni quando la Reggiana vinceva e convinceva. Per lo meno siamo all’inizio di un percorso che può essere vincente.
E’ andata anche meglio del previsto perché la squadra ha mostrato di avere maggiore brillantezza e capacità agonistica rispetto alla sfida di Coppa Italia col Piacenza. Non dovevamo scoprire niente sotto il profilo del palleggio, della capacità di nascondere la palla, di stare in campo, di avere la giusta personalità ed esperienza per gestire la partita ma qualche timore c’era che invece sono subiti svaniti. Il Montevarchi era un avversario da prendere con le molle per la sua vivacità agonistica e Rozzio e compagni sono stati all’altezza. Non a caso le difficoltà, se cosi’ lo vogliamo definire, sono arrivate quando la stanchezza si è fatta sentire e hanno allentato la tensione. Cosi’ sono emerse alcune sbavature.
La Reggiana ha dato una prova di forza anche nei cinque cambi che sono stati tutti di assoluto valore, basti pensare ai campi che Diana ha potuto mettere in opera. Una prova di forza che indubbiamente ha Indebolito psicologicamente l’avversario.
Un successo che mancava da tanto tempo e che va assaporato fino in fondo, un sorriso ritrovato e non è nemmeno giusto sminuirne il significato pensando all’avversario. E’ una Reggiana in crescita, che ha iniziato col piede giusto, quindi godiamoci questo avvio di stagione.
L’allenatore Diana è stato bravo anche nel “leggere” l’avversario e soprattutto nell’impiegare Luciani che ha il passo giusto per mettersi sulle orme di Barranca. Lo stesso vale per avere dato fiducia a Zamparo che guarda caso ha firmato il primo gol stagionale con una splendida esecuzione. Questo deve essere il suo anno e miglior inizio non ci poteva essere.
I tifosi granata hanno risposto in modo adeguato: al botteghino sono 4.100 per un incasso di 30mila euro. E’ la maggior presenza di tutta la serie B e serie C cosi’ dicono chi ama questi dati. In ogni caso sembravano più di quattromila o forse questa è stata l’impressione perché non ci eravamo più abituati. L’afflusso non è stato perfetto ma siamo alla prima partita e gli ingranaggi vanno messi a punto, caso mai si dovrà aprire più ingressi e avere una maggiore capacità nel leggere il quarcode per il green pass che ha indubbiamente rallentato. Ma va anche detto che l’emergenza è stata superata. Certo, siamo tornati all’antico ma se mettiamo al bando l’ipocrisia, negli stadi il distanziamento è una bestemmia.
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