“La porta della serie B è ancora aperta e noi dobbiamo fare di tutto per prenderla, altrimenti ci sarà altra porta che ci poterà in serie B ma per il momento dobbiamo pensare alla prima soluzione”
Per la prima volta è un Aimo Diana molto duro e attento nelle dichiarazioni. Pochi fronzoli ma tanta voglia di fare.
“I 5 punti di distacco dal Modena – ha rimarcato – non hanno cambiato il nostro modo di lavorare ma certamente è una situazione che ci ha condizionato. Non siamo in crisi o in difficoltà, tanto meno in flessione se non di risultati. Qualcosa manca. Questo è un momentio di grandi serietà. Niente show. Dobbiamo darci degli obiettivi ben precisi”.
“Sappiamo che meritiamo di andare in serie B. C’è lo meritiamo, questo si’ ma non abbiamo fatto abbastanza e dobbiamo dare atto che a chi ha fatto più di noi, senza chiamare in causa la fortunata o altro. Ma la porta della serie B è ancora aperta e noi dobbiamo fare di tutto per prenderla, altrimenti ci sarà altra porta che ci poterà in serie B ma per il momento dobbiamo pensare alla prima soluzione. E’ necessario compattarci e lavorare su questo traguardo. Non bisogna cercare un capro espiatorio. Noi sappiamo cosa fare. Pensiamo, come ho detto, di meritare la serie B per quello messo in campo e per quello che abbiamo proposto in termini di gioco. Se non sarà possibile lavoreremo per un’altra possibilità. A prescindere da tutto noi vogliamo lottare fino alla fine”.
Ci saranno novità di formazione?
“La formazione è data da tanti componenti. Non c’è bocciatura ma qualcuno deve ricaricare batterie. Ripeto: nessuna bocciatura, perché se siamo qui è per merito di questi ragazzi”.
La Reggiana è la miglior squadra di sempre e la media punti dal 1946 a oggi lo certifica.
“Conosco i numeri ma non basta”.
Cosa manca?
“Cosi’ come c’è grande attenzione da parte dei media e dei tifosi, chiedo anche una maggiore attenzione parte della classe arbitrale. Un’ttenzione da parte di tutti”.
Ci sono episodi che la disturbano?
“Ad Ancona, ad esempio, non c’era rigore. Dal campo non me n’ero accorto ma quando l’ho rivisto Luciani ha toccato la palla. Sul gol c’era un fallo di Migliorini. A Carrara c’è un rigore a nostro favore non dato. Chiedo agli arbitri di elevare il livello perché ci sono partite importati per i play off come per la salvezza”.
I tifosi si preparano a un raduno pre partite per sostenervi, sarà importante?
“Sappiamo della loro fiducia, affetto e stima ma c’è sempre bisogno di questi attestati di fiducia. A volte aiutano anche le contestazioni. Siamo felici che vengano a trovarci anche perché il nostro maggior maggior dispiace è non riuscite a far felici i nostri tifosi. Saremmo mortificati se li deludessimo”.
Cosa dirà alla squadra?
“Vorrei loro ricordare la partita di Coppa Italia a Piacenza che ci è servita per capire chi eravamo. Dobbiamo ritrovare quello spirito. Poi so benissimo che la partita è fatto di episodi. A Olbia non meritare di vincere e abbiamo vinto. In altre partite, vedi Gubbio è successo il contrario”.
Sono però troppi quattro gol subiti in tre partite.
“La squadra lavora molto su questi e sarei preoccupato se vedessi una squadra morta, invece li vedo molto carichi e motivati”.
Cambierà qualcosa nell’atteggiamento?
“Non so insegnare altro che questo calcio. Non so dire stiamo dietro e ripartiamo perché on è nel nostro dna”.
Cosa risponde a chi rimarca che la Reggiana gioca a calcio e il Modena meno?
“Non mi dà fastidio, però aggiunto che chi vince ha sempre ragione. Non ci resta che vedere alla fine quale sarà il responso. I ragazzi si divertano a giocare a calcio. Non entro dinamiche di altre squadre”.
Cosa si aspetta dal Pontedera?
“Il Pontedera è una squadra che ci metterà in difficoltà. Sono convinto che sarà una bella gara”.
La Reggiana sta tenendo una media costante.
“Rispetto andata siamo a meno tre e se vinciamo col Pontedera possiamo andare a meno uno. Siamo nella media, stiamo tenendo una buona continuità. Il rammarico è che nelle ultime due partite avremmo meritato di portare a casa quattro punti anziché uno”.
Zamparo e Lanini da una parte e Magnaghi dall’altra?
“Il Pontedera ha storia importante di attaccanti e ogni anno ha bomber di assoluto valore ma ritengo abbiamo nel centrocampo la loro forza, uno dei migliori del girone”.
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