“Il vantaggio del Modena è enorme e devo rimarcare che è tutto meritato. Non voglio pensare altro. Io sono orgoglioso per il campionato che abbiamo fatto in modo pulito. I ostri tifosi devono andare a testa alta per come la squadra si sta comportando”
Mister Diana come avete trascorso questa settimana?
“Non c’è stato il tempo per pensare al contorno perché abbiamo subito preparato la gara con l’Imolese. Non possiamo permetterci di pensare ad altro. Abbiamo cercato di smaltire subito la delusione e la rabbia. Ormai la partita di lunedì è passata”.
Il ds Doriano Tosi ha tuonato.
“Poche volte Tosi si è lamentato. A volte voi ci chiedete che la società intervenga quando capitano certi episodi e se lo fa viene tacciata. Ognuno esprime il suo disappunto. Io detto che lunedì sera a Cesena gli arbitri hanno fatto una brutta partita. L’esperienza mi porta a pensare fin da subito com’è l’andamento. Lo intuisci per i tuoi giocatori ma anche dall’atteggiamento dell’arbitro”.
E adesso?
“Il vantaggio del Modena è enorme e devo rimarcare che è tutto meritato. Non voglio pensare altro. Io sono orgoglioso per il campionato che abbiamo fatto in modo pulito. I nostri tifosi devono andare a testa alta per come la squadra si sta comportando”.
Rivedremo la Reggiana della ripresa contro l’Imolese?
“E’ possibile. Ci sono giocatori che devono riposare ma a squadra ha sempre lavorato su due assetti di gioco ma abbiamo vinto con la difesa a tre e anche con la difesa a quattro”.
Cosa ha determinato il cambio di passo del secondo tempo a Cesena?
“Abbiamo dimenticato il brutto primo tempo e siamo entrati in campo con la voglia di vincere. Sapevamo che bastava un episodio per cambiare la partita, dispiace non averla completata”.
Cosa può dire sui vari episodi che hanno generato tante polemiche?
“Mi sento imbarazzo anche se li ho subiti”.
Ovviamente non si molla fino alla fine?
“Non c’è ombra di dubbio. Il vantaggio è enorme ma proveremo a dare fastidio fino alla fine”.
Apriamo una parentesi, cosa ne pensa dell’eliminazione dell’Italia dal Mondiale?
“E’ un momento triste. La delusione è grande, c’è da chiedersi il perché. Forse tanta gente è contenta perché avrà modo di parlare. Io penso che ci mancano i giocatori di talento. Dicono mancano i giovani ma devono avere fame. Non so quanto ne hanno, certamente meno rispetto agli stranieri più fame. L’Europeo l’abbiamo vinto con gruppo, il gioco di quadra ma senza i talenti. Nel 2006 quando abbiamo vinto il Mondiale c’erano tanti talenti. Occorre saperli valutare andarli a trovare sui campi di periferia. Saperli aspettare e non vedere come sono fisicamente. Oggi nei settori si vuole vincere anche il campionato esordienti”.
Torniamo alla Reggiana, che Imolese si aspetta?
“Verranno con la bava alla bocca, per salvarsi”.
E all’arbitro cosa chiede?
“Non ci aspettiamo niente dagli arbitri. Pensiamo solo a giocare una bella da senza secondi fini. Il nostro atteggiamento non sarà scontroso come forse vorremmo essere a volte. La serietà è fondamentale. Anch’io sono migliorato: non ho più preso squalifiche per frasi blasfeme e ci scusiamo se a fine partita ci sono stati atteggiamenti non piacevoli ma determinati dalla tensione. Quello che mi auguro è che gli arbitri siano in una giornata positiva e non abbia remore o pregiudizi”.
Il rischio è di sentirsi vittime?
“Siamo 5 punti dietro il Modena e il nostro obiettivo è cercare l’aggancio”.
Il numeri parlano ancora di una Reggiana da record.
“Il nostro rammarico è doppio non solo in termini assoluti ma anche col Cesena abbiamo calciato 28 volte. Detto questo, però, dobbiamo cercare di migliorare questi numeri. Quattro punti rispetto all’andata pesano”.
La Reggiana ha i punti che si merita?
“Si’ è la classifica che ci siamo meritati sul campo. Gli episodi contrari forse si compensano. Certo che i punti fatti sono tanti. Quelli che ci mancano sono per nostri demeriti”.
Nelle ultime partite la Reggiana ha subito troppi gol evitabili.
“E’ vero, alcuni anche da palla inattiva”.
Ha mai visto un arbitro che mostra una foto personale prima di iniziare la partita?
“Non me ne sono accorto, me l’hanno detto”.
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