Penso sia giusto rammaricarsi per questa ennesima occasione mancata che, però, a differenza della sconfitta di Lucca ha visto una Reggiana creare tanto ma sbagliare anche l’impossibile e poi sfortunata, almeno cosi’ si devono definire le conclusioni di Lanini e Rosafio che sono incocciate sui legni. La rabbia scaturisce dai gol subiti che non sono da squadra che per tanto tempo è stata la miglior difesa del girone. Un errore individuale di Contessa e un altro di allineamento difensivo anche se con sospetto fuorigioco di Polidori. Certo che viene da fare una riflessione: ma se un attaccante mentre sta colpendo la palla di testa subisce un calcio in faccia che gli rompe il  setto naso, non è forse da punire con il rigore? Si rischia di essere i soliti che piangono per le sviste arbitrali o c’è un motivo per recriminare?

Detto questo l’errore dell’arbitro Saia è forse uguale a quello commesso da Zamparo che a un metro dalla porta non si capisce come non possa appoggiare la sfera in porta. La Reggiana meritava la vittoria, ha giocato una partita per vincere e ha creato tante occasioni, giocando a calcio ma ha pagato per delle disattenzioni difensive e diciamolo pure per delle sviste arbitrali. Purtroppo siamo nel finale di stagione e la possibilità di andare a due punti dal Modena poteva consegnarci un finale di stagione ancora più bollente. Non è successo ma come ha detto Diana “anche il Modena sono umani e possono perdere”. Il che significa che la Reggiana ha perso una ghiotta occasione per riaprire il campionato ma restano ancora tre partite da qui alla fine e dunque si deve cercare di mantenere vivo il campionato. La Reggiana ha dimostrato di essere in grado di vincere le restanti tre partite, quindi occorre mettere la testa a sabato prossimo a Fermo e andare avanti. Mancheranno Rozzio e Cigarini squalificati ma i granata sono in grado di proporre calcio offensivo in modo egregio.