Da Tuttomercatoweb di Antonio Parrotto “È stato presentato oggi il progetto di ristrutturazione e manutenzione che proietta il Mapei Stadium – Città del Tricolore di Reggio Emilia nel futuro, rimanendo nel solco della tradizione. Un tassello importante nel piano di lavori che dal 2014 ha migliorato e modernizzato la struttura, con investimenti per oltre 18,
Da Tuttomercatoweb
di Antonio Parrotto
“È stato presentato oggi il progetto di ristrutturazione e manutenzione che proietta il Mapei Stadium – Città del Tricolore di Reggio Emilia nel futuro, rimanendo nel solco della tradizione. Un tassello importante nel piano di lavori che dal 2014 ha migliorato e modernizzato la struttura, con investimenti per oltre 18, milioni di euro, trasformandola in un impianto all’altezza dei più elevati standard internazionali. Gli interventi presentati oggi riguardano la manutenzione di tutte le facciate e, in particolare, quella dell’ingresso Ovest, dove verranno ripristinati anche l’insegna ‘Mapei Stadium – Città del Tricolore’, il tunnel di accesso e la pavimentazione della passerella. Sulla facciata principale, insieme al tricolore, sarà rinnovato anche il grande telone di protezione alla scalinata che ospiterà l’illustrazione di un’artista di fama internazionale: Olimpia Zagnoli, integrando così un’opera d’arte nell’identità visiva dello stadio e valorizzando la struttura nella sua funzione di impianto sportivo e di patrimonio della città.
Simona Giorgetta, amministratore unico Mapei Stadium, dichiara: “In questi quasi dieci anni di gestione abbiamo lavorato per rendere Mapei Stadium – Città del Tricolore un impianto all’avanguardia e senza barriere, con un tifo caratterizzato da fair play. II nostro interesse è offrire a ogni spettatore la possibilità di vivere allo stadio esperienze emozionanti e di aprire la struttura anche al territorio, all’arte e alla cultura. Al centro del progetto abbiamo messo due simboli della città di Reggio Emilia: il Tricolore e le persone. Abbiamo, infatti, scelto di coinvolgere un’artista di origini reggiane per realizzare un’opera che celebrasse la comunità dei tifosi, affiancando l’arte allo sport, due passioni capaci di unire le persone, incorniciandola con molteplici richiami ai colori della nostra bandiera”.
Per realizzare l’opera, intitolata All together now, Olimpia Zagnoli si è ispirata a un video in bianco e nero del 1964 nel quale i tifosi della squadra del Liverpool cantano all’unisono She loves you dei Beatles dalle tribune dello stadio di Anfield, in Inghilterra.”È una ripresa che riguardo di tanto in tanto – racconta Olimpia Zagnoli – e che mi colpisce perché da essa traspare un certo romanticismo che credo sia necessario per affrontare tanto le vittorie quanto le sconfitte allo stadio e nella vita. L’illustrazione rappresenta un gruppo di persone eterogeneo catturato nell’atto di celebrare un sentimento comune in un preciso momento e in un preciso luogo. Un coro di voci diverse che si alza in cielo e si unisce”.
Il Tricolore, oltre che sul frontone centrale, è rappresentato da quattro grandi stendardi, due per ogni lato della facciata, e dalle scalinate con le alzate dei gradini verde, bianco e rosso. I lavori prevedono anche il revamping di tutto l’impianto di illuminazione del campo di gioco, al quale si aggiungerà un’importante nuova serie di apparecchi dedicati all’intrattenimento e all’illuminazione scenografica dentro e fuori lo stadio. Giochi di luci e di colori, completamente personalizzabili grazie alla versatilità dell’impianto Thorn, brand del Gruppo Zumtobel, renderanno lo stadio scenario di eventi coinvolgenti ed appassionanti. A completare il ripristino dell’area una donazione da parte di Mapei Stadium di 150 alberi di ciliegio che ravviveranno con i loro colori le aiuole, ora vuote, del parcheggio comunale antistante lo stadio. Tutti i lavori effettuati al Mapei Stadium – Città del Tricolore sono stati fatti informando e condividendo le decisioni con le autorità preposte – Comune, Uffici Tecnici, GOS, Prefettura – e con le due società calcistiche che hanno in essere contratti di subconcessione d’uso della struttura, ovvero Sassuolo e Reggiana.
Ecco le parole di Simona Giorgetta che ha risposto alle domande dei cronisti presenti (all’uscita un gruppetto di tifosi della Reggiana ha manifestato il proprio dissenso con un lancio di fumogeni, tutto si è svolto in maniera tranquilla e pacifica). Dopo le polemiche sono state apportate delle modifiche? Come mai non c’è dell’amministrazione comunale oggi? L’Assessore allo sport di Reggio Emilia ha scritto che lo stadio tornerà in concessione al Comune nel 2052? Giorgetta: “Indiscrezioni fantasiose perché l’immagine che è stata riprodotta era distorta, sulle immagini riportate c’era un’insegna che non era quella con Città del Tricolore, ci è anche venuto il dubbio che qualcuno abbia fatto fotomontaggi. Il progetto era in corso di realizzazione, stesura, stavamo facendo i disegni, abbiamo infinite stampe con il tricolore riportato in alto, in basso, sui pilastri della passerella, ed era in previsione un incontro con l’amministrazione comunale il lunedì o il martedì dopo l’uscita delle notizie. C’erano altre versioni. I tempi per lavorare su una struttura come questa sono ristretti, abbiamo due squadre diverse che giocano in due categorie diverse e la finestra temporale per effettuare i lavori è sempre molto stretta. Abbiamo fatto una conferenza stampa come Mapei Stadium, vista anche la polemica, l’interesse, la discussione, i toni accesi in alcuni commenti, questa pubblicazione e ci sembrava giusto illustrare il progetto. Il Comune, il Sassuolo e la Reggiana lo hanno visto in altre sedi. Il 2052? È semplicemente la durata del contratto di concessione d’uso dello stadio. Era stato fatto un atto di concessione con la Mirabello che scadeva nel 2044, con un atto notarile, è stato registrato un nuovo atto che ha prorogato la scadenza al 2052: Mapei Stadium ha in concessione esclusiva lo stadio e ha una scadenza, io spero che nel 2052 saremo tutti qui a impegnarci per gestire al meglio lo stadio ma la convenzione ha questa scadenza. Io ho fatto gli studi classici, è rimasta nella memoria mia personale un giuramento che veniva fatto dai politici ateniesi “mi impegno a restituire alla fine del mio operato una città migliore di come l’ho trovata” e questo è lo spirito che ha sempre animato Mapei Stadium nella sua gestione, speriamo che nel 2052 lo stadio sarà ancora più bello di oggi, come speriamo che venga giudicato oggi”.
Sono stati chiesti pareri ai club? Giorgetta: “Il nostro modo di lavorare è un modo ‘informale’. Con l’attuale gestione della società Reggiana, Mapei Stadium ha ottimi rapporti. Ci sentiamo con il presidente onorario e non solo, condividiamo anche solo con una telefonata le nostre idee. Gli stadi hanno un’impronta ecologica importante e adesso che abbiamo terminato le parti fondamentali che vi abbiamo mostrato ci è sembrato che fosse arrivato il momento di aprirsi e di fare qualcosa di innovativo, non so se avviene anche in altri stadi o in altre strutture. Dato che vi sono molti spazi nello stadio che non vengono utilizzati, ci era sembrata una bella idea aprirli alla città. Nell’ambito delle comunicazioni era stato descritto sommariamente i progetti. Architetti e ingegneri devono raccogliere idee, cercare di capire. Non ci mandiamo delle pec con richiesta di autorizzazione reciproca, i rapporti sono distesi, a volte vengono dalle squadre stesse le idee”.
Il progetto è stato presentato al Comune lunedì scorso? Giorgetta: “C’è stato anche con loro, come con le squadre, una discussione preliminare in cui sono state comunicate le nostre intenzioni con alcuni disegni. Noi sostituiremo anche quel tunnel di copertura per accedere alla sala stampa. Ci sono dei disegni, così come per l’affissione dell’insegna. Le cose sono condivise, il processo è in fieri. La nostra idea iniziale era quella di fare una grande inaugurazione ai primi di maggio con la partecipazione di Reggiana, Sassuolo, i tifosi e c’è stata questa crasi nella comunicazione e ci vediamo oggi in questa conferenza stampa per spiegare tutto. Con i tempi dovuti realizzeremo l’opera e a settembre magari organizzeremo un momento di festa con la cittadinanza. Perché quest’opera per noi è un manifesto, vuol dire apriamo lo stadio alla cultura e alla città, con iniziative che possano coinvolgere non solo gli sportivi. Crediamo di riuscire a ultimare tutto entro l’inizio della prossima stagione sportiva”.
I costi? Giorgetta: “Stiamo raccogliendo le offerte per arrivare alla cifra precisa ma sarà tra i 150-170 mila euro”.
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