Le squadre Under 15,16 e 17 saranno chiamate e confrontarsi con squadre di serie A e B. Aumenta il tasso tecnico, organizzativo ma anche la disponibilità economica
La promozione della Reggiana in serie B deve essere anche la grande occasione per il settore giovanile della Reggiana per compiere l’auspicato salto di qualità. E’ doveroso fare una premessa: non si può pensare in uno o due anni di recuperare il tempo perso e tutto il lavoro svolto fino al fallimento. In questi cinque anni è stato fatto molto ma non si è ancora colmato il distacco che esiste rispetto alle altre società limitrofe, in particolar modo Sassuolo, Parma e Bologna. Il Modena è più o meno sullo stesso livello della Reggiana.
Fatta questa premessa è giusto pensare che il prossimo anno le squadre Under 15, 16 e 17 si dovranno misurare nel campionato con squadre di serie A e B il che significa che si dovrà fare un grande salto di qualità nei ragazzi che andranno a comporre queste squadre. Oggi come oggi queste formazioni faticano a primeggiare a livello di campionati con società di serie C anche se la Under 16 è arrivata alle finali ma è stata subito eliminata e la Under 17 è stata premiata tra le migliori terze in classifica e giocherà gli ottavi di finali contro l’Entella. Facile, però, immaginare che il prossimo anno si dovrà cercare di compiere un salto di qualità a livello di qualità d’organico per poter almeno essere competitivi.
Il difficile è come riuscire ad allestire organici che possano essere competitivi per affrontare campionati con squadre di serie A e B. Questo sarà certamente un compito che spetterà alla società e in particolar modo al responsabile del settore giovanile. Immagino che si possa “pescare” dei ragazzi che non rientrano nei progetti di società di maggior spessore ma è certamente una scelta complicata. Possono essere inseriti due o tre atleti ma la base deve essere quella selezionata in questi anni.
Discorso diverso per la Primavera che si giocherà probabilmente ai playout la permanenza nel campionato di Primavera2. Qui si tratta di capire quale sarà la programmazione futura: se continuare a utilizzare ragazzi presi in prestito da altre società o se invece puntare sui giocatori locali, di proprietà e forse in questo caso la Primavera3 potrebbe essere l’habitat ideale per una crescita di questi ragazzi.
Come si può capire il settore giovanile della Reggiana è atteso da una grande sfida programmatica. Tra gli aspetti positivi, però, c’è da rimarcare che a livello economico la Lega di serie B destina al settore giovanile importanti risorse. L’ultimo anno in B la Reggiana ha avuto a disposizione quasi un milione di euro. Logico che aumentano le spese per trasferte e costi vari ma se non altro si possono fare delle scelte significative a livello di organizzazione e di staff tecnici.
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