E’ veramente difficile comprendere questa giustizia (con la g minuscola) sportiva ma soprattutto le scelte della Federcalcio. Alla fine la grande lezione che il Ministro dello sport dovrebbe capire è che questa sistema calcio deve essere, non riformato, ma ripensato. La decisione del Consiglio di Garanzia del Coni che ha accolto il ricorso del Perugia nei confronti del Lecco ha una sua logica nell’applicazioni delle regole. Leggeremo le motivazioni ma di fatto questo è il succo: il Lecco non ha rispettato, come del resto la Reggina, la norma che prevede che il 20 giugno sia un termine “perentorio” per presentare tutte le documentazioni richieste. E tra queste c’è appunto quella per lo stadio come di aver saldato tutti gli stipendi e le tasse. Reggina e Lecco non hanno rispettato la perentorietà e il Collegio di Garanzia del Coni l’ha fatto notare prendendo appunto la decisione di respingere i ricorsi della Reggina e accettando quello del Perugia. Fin qui tutto normale: ci sono delle regole, giuste o meno ma fino a quando sono in vigore vanno rispettate. Ciò che mi chiedo è come mai la Covisoc ma soprattutto il Consiglio Federale hanno deciso di escludere la Reggina e di accettare l’iscrizione del Lecco. In base a quale normativa? Il buon senso non è accettabile quando si parla di regole altrimenti sarebbe il caos. E’ anche difficile da sostenere che certi documenti sono o meno importanti o significativi. Questo è il vero problema che il Coni ha portato alla luce.
E adesso? Mi aspetto che il Consiglio Federale del 28 luglio accolga il verdetto del Collegio di Garanzia del Coni per cui al posto della X sarà inserito il Brescia e al posto del Lecco il Perugia. Il paradosso è che Reggina e Lecco rischiano di finire nei dilettanti.
Tutto finito? Nemmeno per sogno perché conclusi i passaggi della giustizia sportiva inizieranno i ricorsi agli organi di giustizia ordinaria e il primo appuntamento e con il Tar del 2 agosto per proseguire, forse ma certamente sarà così, anche al Consiglio di Stato. Chi vuole conoscere quelle che sono le prerogative del Consiglio di Stato può andarsi a leggere il lungo elenco di prerogative ma in sintesi c’è un concetto che interessa molto il nostro caso nel momento in cui la decisione del Consiglio si Stato può essere “vincolante” o “non vincolante”. Che tradotto significa che se il Consiglio di Stato deciderà la riammissione della Reggina o del Lecco o di entrambe con la formula del “vincolante” la Federcalcio ne dovrà prendere atto.
Torniamo alla domanda iniziale: cosa succederà? Onestamente nessuno ha la sfera di cristallo e può succedere che il 19 agosto il campionato inizi con 20 squadre comprese Perugia e Brescia oppure che si decida di aspettare il Consiglio di Stato del 29 agosto avendo come anticipazione il Tar del 2 agosto. E’ possibile che si arrivi a un campionato a 21 o 22 squadre e a quel punto ci sarà da rifare il calendario e le regole riguardando le retrocessioni. Se il campionato prenderà il via come si potranno inserire le giornate di campionato delle squadre in sovrannumero?
Io non sono nessuno ma ho l’impressione che l’unica via d’uscita, per il futuro, sia quella di uniformare la giustizia sportiva a quella ordinaria oppure dare potere assoluto alla giustizia sportiva con una precisa indicazione alla Figc: il rigido rispetto delle norme. In questo caso niente deroghe per impianti sportivi non adeguati, nessun appiglio extracalcistico, il merito sportivo conquistato sul campo deve sottostare alle regole che le società si sono date, vedi appunto l’impiantistica, uniformità tra i tre campionati professionistici, una diversa composizione del Consiglio federale dato che oggi Gravina è “prigioniero” in termini di voti e di consensi alle varie Leghe. Altri più esperti potrebbe indicare la strada maestro ma temo di essere un illuso. Nulla cambierà