Un pareggio che profuma di salvezza

Un pareggio che profuma di salvezza

La Reggiana passa in vantaggio allo Zini ma la Cremonese pareggia con Coda

Per prima cosa: mi sono divertito allo Zini. E’ stata una bella partita tra due squadre che si sono affrontate a viso aperto, puntando sul gioco per avere il sopravvento sull’altro. Emozioni, belle azioni, parate, conclusioni, gol spettacolari e il brivido Var. Allo Zini c’è stato tutto e di più. A coronamento di tutto uno spettacolo di pubblico, tra due tifoserie gemellate e spettacolari. E’ bello andare allo stadio in questo clima, diciamo la verità.
Poi inizierei dalla classifica: Reggiana a più 8 dall’Ascoli, vale a dire dai play out. Beh dopo 24 giornate credo sia un risultato straordinario. Non è ancora fatta, però c’è un buon margine e se la Reggiana riuscirà a non perdere i confronti diretti con Ternana, Ascoli e Spezia…
Questa è la prima riflessione. L’altra è che a Cremona ho visto un’altra squadra rispetto a sette giorni fa contro la Feralpisalò. Non so dire se questa è la vera Reggiana ma è certamente diversa. Perfetta nell’approccio alla partita, vogliosa di fare risultato, a tratti spettacolare, determinata a inseguire la vittoria, capace di stringere i denti e soffrire nei momenti difficili contro un avversario di assoluto livello. Pochi errori difensivi, qualche sbavatura nelle uscite palla al piede o nell’impostazione della manovra. Ma è un diktat del mister Nesta che vuole sempre che Kabashi e Bianco impostino la manovra col palleggio e non buttando la palla in avanti. A volte, anche per la bravura degli avversari, capita di sbagliare l’appoggio o il passaggio e di subire il gol com’è stato in occasione del pareggio di Coda. E’ un rischio che occorre accettare per avere una Reggiana con questa mentalità offensiva.
Ovviamente non voglio entrare nelle valutazioni dei singoli perché mi pare che Bardi sia in assoluto una garanzia, così come ammiro la grinta che mette ogni volta Rozzio. Mi arrabbio per le qualità inespresse di Portanova ma oggi è il giorno in cui occorre non si possono stilare pagelle. Caso mai mettere tra i migliori Marcandalli sia per il gol sia per la prestazione difensiva. E’ inutile, però, spendere parole su di lui perché sarà il tempo a parlare a suo favore.
Ciò che mi fa arrabbiare è un altro concetto: la Reggiana ha pareggiato a Parma, Como e Cremona; ha battuto in casa Venezia e Catanzaro e solo col Palermo, in inferiorità numerica, ha ceduto la posta in palio. In pratica “forte con i forti” ma “debole con i deboli” se penso alle sconfitte a Terni, Cosenza e ai pari interni con Lecco e Ascoli. Questo è il mistero Reggiana o forse la spiegazione del perché non è giusto pensare ai play off ma solo alla salvezza.
Wainer Magnani
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