E’ la terza sconfitta per i granata
La Reggiana esce a testa alta dal Picco anche se con una sconfitta amara, perché immeritata. In questo momento alla Reggiana va tutto male, vedi l’ottavo palo colpito. Il tiro di Vido (foto Ac Reggiana) a conclusione di una splendida azione avrebbe meritato il gol e quindi il momentaneo pareggio. Alla Reggiana si può rimproverare poco se non in occasione del gol di Pio Esposito dato che ci sono ben quattro difensori attorno all’attaccante dello Spezia ma nessuno gli va a mettere pressione. A volte è anche questione di fortuna e di centimetri anche se il piazzamento dei granata non era dei migliori. Ma è stata l’unica vera sbavatura di tutta la partita. La prestazione dei granata è stata di grande agonismo e intensità, la Reggiana è sempre stata in partita, anzi nella ripresa ha messo alle strette lo Spezia. Un match giocato sui duelli e sui falli sistematici che l’arbitro Bonacina ha interpretato a sentimento, vale a dire a casaccio. Sotto questo profilo una pessima direzione arbitrale. Tanti sono i suoi fischi che possono essere contestati perché non avevano un metro di giudizio logico. Stesso discorso per le ammonizioni.
La Reggiana incassa la terza sconfitta stagionale ma esce dal Picco con la convinzione di potersela giocare contro tutte e tutti. Al Picco l’ha dimostrato anche se ha cercato di fare una partita più di battaglia che di calcio manovrato ma del resto contro lo Spezia questa è lo sviluppo della gara. La Reggiana arriva alla sosta con 9 punti in 8 partite: una media di 1,12 punti a partita, il che vorrebbe dire 42 punti. Solo 2 punti nelle ultime 5 partite. Pochi per pensare alla salvezza. Il dato più preoccupante è che sono 329 minuti di astinenza da gol e il tecnico Viali ha provato tutte le soluzioni possibili.
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