Tre gol nelle ultime due partite e un rendimento sempre in crescita. La rete segnata ad Avellino è destinata ad entrare nella storia granata come uno dei più belli
Il gol di Andrjia Novakovich è destinato ad entrare nella storia dei gol più belli del calcio granata e sicuramente concorrerà al gol del mese per il campionato di serie B. Con la doppietta realizzata all’Avellino l’attaccante serbo-americano è arrivato a quota tre gol stagionali ma con una particolarità: ha segnato tre gol e un assist giocando 365 minuti complessivi. Tre sigilli messi a segno nelle ultime due partite a conferma del suo buono stato di forma. Ogni volta che Novakovich è stato chiamato in campo da titolare (Spezia, Monza e Avellino) è sempre stato un protagonista decisivo. Contro lo Spezia ha offerto l’assist per il pareggio, mentre contro Monza e Avellino i suoi gol non sono serviti a portare punti alla causa granata. Questo è l’unico aspetto negativo ma sotto il profilo del rendimento e dell’atteggiamento va dato grande risalto e merito all’avvio di stagione di Novakovich, anche perché si può dire che il suo campionato è iniziato contro lo Spezia dato che nelle prime cinque partite ha giocato, in quattro gare, gli ultimi dieci minuti e a Castellammare di Stabia è rimasto in panchina.
Novakovich era arrivato alla Reggiana saltando tutta la preparazione estiva con il Venezia che ne deteneva la proprietà e quindi ha avuto bisogno di tempo per trovare una buona condizione fisica. Un avvio di stagione condizionato anche da un infortunio al braccio che l’ha costretto a portare un tutore per diverse settimane.
Novakovich era approdato in granata negli ultimi giorni del calcio mercato fortemente voluto dal direttore sportivo Domenico Fracchiolla che lo aveva avuto a Lecco. Un arrivo accompagnato da scetticismo perché Andrija non è mai stato individuato come un killer d’area di rigore ma piuttosto una “torre” in grado di mandare in gol i compagni, come ha fatto con lo Spezia oppure di fare reparto da solo. Alla luce del suo rendimento va rimarcato che Novakovich non si è limitato a “far salire la squadra” oppure a “fare a sportellate” con gli avversari ma ha avuto un atteggiamento positivo, in particolar modo a livello agonistico, gettandosi nella contesa con grande animosità. Era ciò che a Bari, ad esempio, gli avevano rimproverato accusandolo di non essere “un cuore di leone”. Tutto il contrario di ciò che Novakovich ha mostrato in maglia granata, giocando anche diverse partite con una rigida fasciatura al braccio per una microfrattura.
In questo nuovo corso di Novakovich c’è certamente un atteggiamento di riconoscenza nei confronti del ds Fracchiolla che l’ha voluto a tutti i costi alla Reggiana. Lo conferma il fatto che Novakovich ha ritrovato lo smalto dei tempi migliori dato che, in tutti i suoi campionati di serie B, solo alla corte del Frosinone di Alessandro Nesta (stagione 2020/21) ha avuto un inizio migliore segnando 5 gol e due assist. E’ stato il campionato del record personale con 11 centri e 6 assist. Andrija non si è ripetuto la stagione successiva, sempre a Frosinone (3 gol e 6 assist) e nemmeno a Venezia: 1 gol in 35 partite anche se è sceso in campo solo per 1.039 minuti. Perfino al Lecco non ha avuto un avvio così brillante dato che aveva fatto centro solo alla prima giornata contro il Catanzaro. A fine stagione ha totalizzato 6 reti e un assist in 2.809 minuti giocati.
Con i tre gol realizzati dopo undici partite ha già eguagliato il rendimento dello scorso anno al Bari dove era andato a segno solo una volta contro il Modena. Al termine del campionato con i pugliesi il conteggio sarà di tre reti e due assist con 1.145 minuti giocati.
Si può quindi parlare di un Andrija Novakovich rigenerato nel morale e nel fisico, che a 29 anni, al suo sesto campionato di in serie B (31 gol e 25 assist in 206 presenze) si appresta a disputare la sua miglior stagione con la maglia della Reggiana. Un legame destinato a protrarsi nel tempo dato che l’atleta serbo-americano è vincolato da un contratto pluriennale con opzione per un altro anno. Per questo Andrija rappresenta il presente e anche il futuro. Un attaccante che è in fiducia, come conferma la splendida rete realizzata all’Avellino e che sarà certamente un punto di forza per la sfida di domani contro l’Entella.















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