Nel corso di una nota trasmissione argentina “Sport Calcio” ha raccontato la sua esperienza: “Reggio Emilia è una città tranquilla, a misura d’uomo ma con una tifoseria passionale e che ha un grande senso d’appartenenza. La gente di Reggio ti fa sentire l’affetto e la vicinanza. E’ vero come mi dicono che Reggio è una città del nord con la passione della gente del sud”
E’ proprio vero: avverti l’importanza di un giocatore quando, per un motivo o per un altro, è assente. E’ ciò che sta accadendo a Tobias Reinhart che da oggetto sconosciuto è diventato una pedina fondamentale nello scacchiere di Davide Dionigi.
Nel calcio ci sono storie che meritano di essere raccontate. L’avventura di Reinhart è iniziata in maglia granata il 20 dicembre 2020 quando quasi per incanto il centrocampista argentino si è materializzato al centro sportivo Villa Granata. Nessun comunicato ufficiale da parte del club ma solo una nota in cui si rimarcava che Tobias Reinhart, classe 2000, proveniente dal Ca Temperley, squadra argentina che partecipa alla Primera Nacional che equivale alla Serie B italiana era stato aggregato alla Reggiana.
Reinhart era alla sua seconda esperienza col calcio italiano dato che nella stagione 2019/20 era arrivato in prestito allo Spezia giocando 10 partite nel campionato Primavera2 prima di debuttare in B con la prima squadra contro l’Entella (0-0) e giocare poi per quattro minuti contro l’Empoli. Lo Spezia lo aveva pagato 30 mila euro per il prestito con la possibilità di riscattarlo per 200mila euro ma aveva poi deciso non esercitare l’opzione. Così Reinhart era rientrato in Argentina al Ca Temperley dove ha giocato 34 partite comprese le tre gare dei playoff ma alla fine Reinhart si era ritrovato con il contratto scaduto il 31 dicembre 2023. Il ds Roberto Goretti, memore di quella esperienza allo Spezia, l’ha voluto aggregare alla Reggiana di Alessandro Nesta prima di tesserarlo, ciò che poi è accaduto a gennaio del 2024 con un accordo triennale.
L’impatto con la Reggiana non è stato dei più semplici perché nei sei mesi alla corte di Alessandro Nesta giocò tre spezzoni di partita contro Venezia, Cittadella e Lecco per un totale di 37 minuti. E’ vero che il titolare nel ruolo era Alessandro Bianco ma la verità è che Nesta non ha mai creduto nelle sue capacità. Con questa premessa anche William Viali, almeno inizialmente, non gli aveva accreditato molta fiducia tanto che in sede di mercato aveva voluto a tutti i costi come regista Leo Stulac. Alla resa dei conti, invece, Reinhart conquistò la fiducia di Viali e poi del subentrato Dionigi giocando 27 partita da titolare e 4 da subentrato per un totale di 2.241 minuti e una rete al Mantova in avvio di campionato. Tobias ha così cancellato tutti i dubbi e si è conquistato i galloni del titolare, oltre che la fiducia di tutto l’ambiente granata.
Oggi Reinhart è un punto fermo della formazione di Davide Dionigi e nessuno lo mette in discussione, anzi è diventato un ambasciatore della Reggiana e di Reggio Emilia in Argentina.
Nel corso di una nota trasmissione argentina “Sport Calcio” ha raccontato la sua esperienza: “Reggio Emilia è una città tranquilla, a misura d’uomo ma con una tifoseria passionale e che ha un grande senso d’appartenenza. La gente di Reggio ti fa sentire l’affetto e la vicinanza. E’ vero come mi dicono che Reggio è una città del nord con la passione della gente del sud”. Tobias ha illustrato le bellezze artistiche, culturali e gastronomiche di Reggio Emilia. “Sono rimasto affascinato dal teatro Valli quando abbiamo fatto la foto ufficiale della Reggiana. Una bellezza unica. A Reggio Emilia è nata la bandiera del Tricolore che rappresenta l’Italia nel mondo”.
Tobias ammette di avere un sogno: “Quando sono arrivato allo Spezia la serie A mi sembrava un traguardo lontano, anche perché ero molto giovane e inesperto ma adesso mi sento pronto per cimentarmi con la massima serie. E’ un sogno che ho nel cassetto e farò di tutto per realizzarlo”. Reinhart non lega questa sua ambizione alla Reggiana ma come si usa dire: mai dire mai.
Il tecnico Dionigi confida in un suo recupero per la sfida di sabato a Carrara e molto dipenderà dal lavoro che in settimana il centrocampista argentino riuscirà a compiere assieme ai compagni di squadra.



















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