Il concetto di “immediatezza” è veramente molto complicato da spiegare e da giustificare
Dopo diversi giorni di analisi, confronti, discussioni devo dire che ho imparato qualcosa che non sapevo: il concetto di immediatezza. Vi ripeto il regolamento in merito al gol annullato a Gondo.
“C’è un fallo di mano se un calciatore segna immediatamente dopo che il pallone ha toccato le sue mani/braccia anche se in modo accidentale”.
Avete capito bene? Se Gondo avesse segnato dopo uno scambio con un compagno o dopo la respinta del portiere crollava il discorso di immediatezza e quindi il gol era valido. Non so se Gondo sapeva di questa regola e forse nemmeno i suoi compagni anche se va detto che l’arbitro Zufferli l’ha spiegato ai granata dopo aver annullato il gol. Questo particolare ci fa capire quanto sia assurda questa regola e tutto il suo protocollo. E’ come se il codice della strada sanzionasse chi passa col rosso ma non chi lo fa con immediatezza. E poi qual è il tempo dell’immediatezza: cinque secondi, dieci, venti. E se passa un minuto il gol è valido?
E’ veramente tutto ridicolo. Mi auguro che il caso Gondo faccia riflettere per andare a modificare, purtroppo a fine stagione, questo protocollo. Non voglio entrare nel merito delle polemiche pro o contro la Reggiana perché penso che il Var abbiamo danneggiato o favorito tutti allo stesso modo. Certo, oggi la Reggiana ha qualcosa da recriminare in più.
Il concetto è che il Var doveva aiutare l’arbitro a sbagliare di meno e l’ha fatto in due caso: il gol fantasma e il fuorigioco. Per il resto credo che abbia tolto responsabilità e credibilità all’arbitro, oltre alla poesia e sentimento che accompagna il calcio. Basti pensare che dopo aver esultato per il gol devi aspettare la decisione del Var. Forse se cresceranno in professionalità i “varisti” si potranno avere dei check più veloci in modo che non ci siano tempi morti ma di sicuro occorrerà ripensare all’utilizzo di questi strumenti tecnologici o altrimenti imparare dagli inglesi.
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