Se penso a Cesena come sfida sportiva mi viene in mente solo una data incancellabile: 16 maggio 1993. Dopo 64 anni d’attesa la Reggiana festeggia la storica promozione in serie A. Più di quattromila tifosi riempirono la curva Ferrovia del Manuzzi e il gol di Sacchetti per il definitivo 1 a 1 consegnò agli uomini di Marchioro la matematica promozione nella massima serie co ben 4 giornate d’anticipo.

Certo, domenica è un’altra storia, un altro calcio, un altro appuntamento ma Cesena per i tifosi granata è quella partita. Domenica c’è da difendere il primato dall’attacco di Caturano e compagni ma è un altro film.

I precedenti dicono che la Reggiana è in vantaggio sulle 33 gare giocate: 10 vittorie, 15 pareggi e 8 confitte. In casa il ruolino di marcia è schiacciante: 8 successi, 6 pareggi e 2 sconfitte.

L’ultima partita al Città del Tricolore quando ancora lo stadio si chiamava Giglio risale alla stagione 2008/2009 con due vittorie per 1 a 0 e 2 a 1 in serie C. L’ultima sfida al Giglio è stata l’11 gennaio de 2009 co gol partita di Stefani. Era la Reggiana di Alessandro Pane contro il Cesena di Bisoli. Era l’anno dei play off pers in modo rocambolesco contro la Pro Patria. Regiana e Cesena non si sono mai affrontate in serie A ma spesso in serie B (10 volte) e diversi confronti in serie C (4).

Domenica si affronteranno la Reggiana con il miglior attacco del girone con 25 gol realizzati contro la miglior difesa del Cesena con solo 5 gol subiti. I granata imbattuti da 13 partite contro un Cesena che ha una striscia positiva di 7 giornate. Questi sono solo alcuni numeri di una sfida che presenterà un pubblico delle grande occasioni.

Si affronteranno due squadre votate all’attacco: da una parte Zamparo e dall’altra Bortolussi.Sarà una sfida tra allenatori emergenti come Diana e Viali che prediligono un calcio propositivo. A centrocampo la sfida a distanza tra Cigarini e Missiroli. Ci sono tutti gli ingredienti per un grande spettacolo.