Dopo il pareggio della Reggiana a Rimini, con quel 2 a 2 acciuffato per i capelli dal gol di Guglielmotti nel finale, ho ricevuto una telefonata da Totò De Falco, un ex granata che stimo per competenza e per ciò che ha fatto per la Reggiana e mi dice: “Questo punto conquistato a Rimini è quello che ti farà vincere il campionato”. Obietto che è un punto che ci consente solo di avere 2 punti di vantaggio sull’Entella. La sua risposta è sibillina: “E’ un punto che ti porta a 4 punti di vantaggio sul Cesena perché è il Cesena il vero rivale della Reggiana, non l’Entella. Ne parliamo alla fine”. Devo dire la verità che in quel momento, mancavano ancora quattro partite alla fine, pensavo all’Entella non certo al Cesena. Poi le successive partite sappiamo come sono andate: il pareggio contro la Recanatese ha consentito all’Entella di andare in testa, poi il nostro sorpasso vincendo contro la Fermana e il pari dell’Entella a Lucca. Sabato la promozione diretta grazie alla vittoria a Olbia e il pari dell’Entella. Ma guardando la classifica (Reggiana 80, Cesena 76, Entella 76) mi sono reso conto del valore di quel punto conquistato a Rimini che ha evitato di arrivare all’ultima giornata contro l’Imolese con l’incubo di essere acciuffati proprio dal Cesena che è forse la squadra più in forma. Un punto che ricordiamo è arrivato sulla forza di reazione della squadra, sospinta dai tifosi. Così come ricordo il presidente Salerno che è andato a ringraziare i tifosi per quell’incoraggiamento mentre tra i “tifosi o presunti tali” iniziavano le tambureggianti e feroci critiche alla Reggiana.

Oggi col senno del poi devo dire che Totò De Falco  ci aveva visto lontano e da esperto qual è aveva capito l’importanza di quel pareggio. Di questo gliene devo dare atto.