La Reggiana ad Ascoli non riesce a sfruttare la superiorità numerica e finisce zero a zero
E’ difficile accettare questo pareggio perché ci sono state nel finale le opportunità per vincere ma non sono state sfruttate appieno. E’ vero, giocare a calcio contro l’Ascoli è difficile se non impossibile ma l’occasione che Gondo ha avuto sui piede, a campo aperto e a diretto contatto con Viviano, meritava miglior sorte. Sulla conclusione di Fiamozzi c’è la bravura del portiere Vasquez. La partita è cambiata con l’espulsione di Viviano ma a quel punto l’Ascoli ha pensato solo a portare a casa il pareggio e occorreva qualcosa di più per trovare il varco giusto. Fiamozzi c’era quasi riuscito, Antiste ci ha provato ma invano. Non so se Melegoni ha fatto fallo o l’ha subito. Arbitro e Var hanno optato per il fallo del granata. Un pareggio che lascia l’amaro in bocca, come forse tanti, troppi nelle ultime partite. Ci sono giocatori che sono l’ombra di loro stessi, soprattutto in fase offensiva. Bisognerà prenderne atto. Nesta ha provato l’attacco a due punte ma serviva un episodio o una giocata per trovare il vantaggio.
La Reggiana ha accettato nel primo tempo di misurarsi sotto il profilo dell’agonismo, del gioco sporco, dei contrasti duri e l’Ascoli ha avuto una sola occasione sventata in extremis da Marcandalli su Mendes. Nella ripresa i granata hanno cercato di aumentare la velocità e quando sono stati in superiorità numerica hanno provato a vincere anche se con poche opportunità. In questa ultima parte di stagione occorre avere anche un briciolo di buona sorte per trovare il gol nel finale di partita com’è successo a Sudtirol e Pisa dove sono andati a segno il centrocampista Tait e il difensore Barbieri. Questo per sottolineare che la differenza non la deve sempre fare per forza di cose la punta. C’è riuscito Del Luca per la Sampdoria.
La classifica è sicuramente pericolosa ma ci sono tutte le possibilità per toglierci dai guai. Certo, ci sono partite dove dovrai vincere ad ogni costo, vedi Spezia ma per il momento è bene pensare alla prossima trasferta di Catanzaro.
Ovviamente è comprensibile l’amarezza e la rabbia dei tifosi che vorrebbero vedere la Reggiana vincere ma farsi condizionare dal pessimismo o dalla voglia di essere disfattisti non credo serva, tanto meno alla Reggiana.
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