Il patron dell’Immergas ha confermato che sarà ancora al fianco della Reggiana e si affiderà ai suoi uomini di fiducia. Per la panchina Franzini, Vecchi o Scienza ma non è da scartare la conferma di Alvini
Un tempo si dice: “come avevamo scritto” e in realtà ciò che avevamo scritto il 29 aprile è stato esternato dallo stesso Romano Amadei. La ragione è molto semplice: chi conosce bene Romano Amadei sa che non è abituato a lasciare nei momenti difficili, anzi è pronto a rimboccarsi le maniche. L’ha fatto nell’ambito aziendale (basta ricordarsi l’inondazione dell’Enza) e anche in campo sportivo anche se ha conosciuto poche retrocessioni, anzi una sola: a Modena. Amadei è un personaggio che ama vincere, anche a carte con gli amici. Non ama il palcoscenico ma si affida ai suoi uomini di fiducia.
Nessun dubbio, quindi che Romano Amadei sarà pronto a sostenere l’impegno finanziario per la Reggiana anche nel prossimo anno. Solo se la piazza gli avesse dimostrato ostilità sarebbe stato disposto a cedere, anzi a regalare le sue azioni. E’ stato cosi’ anche a Brescello quando è andato in rotta di collisione con il sindaco Coffrini oppure a Modena quando la piazza gli ha preferito Caliendo. Non mi pare che Reggio abbia manifestato ostilità ad Amadei, anzi. Nessuno ha messo i discussione la sua passione per il calcio e per la Reggiana. Del resto chi vive la realtà imprenditoriale reggiana assicura che senza Amadei c’è il rischio che non vi sia chi ha voglia di raccogliere il suo testimone. Ma questo “incubo” per ora non esiste. Amadei sarà anche lui a tirare le fila del club granata nella prossima stagione.
Vi anticipiamo anche un altro particolare: al suo fianco avrà le stesse persone di fiducia perché Amadei ha un profondo senso di riconoscenza ma ha sempre scelto, per l’Immergas come per le società di calcio, manager che avevano lo stesso DNA. Per cui il presidente sarà ancora Carmelo Salerno, il direttore generale Vittorio Cattani, il diesse Doriano Tosi e la gestione finanziaria del club sarà governata da Imbergamo. Sono i suoi uomini di fiducia e non si separerà a meno che siano gli stessi a manifestare la volontà di passare la mano. Ma nessuno manifesterà questa volontà: vale per Salerno come per Tosi pur con la loro ammissione di responsabilità per la retrocessione.
Toccherà quindi a Doriano Tosi scegliere il nuovo allenatore. E non è detto che non sia ancora Max Alvini, molto dipenderà da lui, dalla sua volontà di rimanere in serie B. Sono anche fondate le indicazioni che portano a Vecchi e Franzini perché il concetto è di affidarsi a uomini di fiducia che hanno nel DNA il senso di appartenenza alla “famiglia” Amadei. Del resto prima dell’arrivo di Alvini il ds Tosi si era rivolto proprio a Vecchi e Franzini. Non m stupirei, però, anche nella scelta di un altro allenatore gradito al ds Tosi e che aveva corteggiato prima di Alvini. Il riferimento è a Beppe Scienza, attuale allenatore del Monopoli.
Beppe Scienza era stato la prima scelta ma come ha raccontato lui stesso al nostro “bar granata” aveva dato la parola alla Reggina fino a sabato mentre il ds granata chiedeva un pronunciamento immediato perché voleva presentare entro mercoledì il tecnico. Una questione di giorni, Per questo motivo questo rapporto non si è consumato ma nulla vieta che non si possa ripresentare l’occasione. Inutile dire che Beppe Scienza è un tecnico amato dai tifosi granata per il suo passato in granata ma soprattutto ha dimostrato in tanti anni di carriera di meritare una piazza ambiziosa.
E’ però vero che il ds Tosi non ha fatto nessuna mossa perché prima deve riscuotere la fiducia dei soci della Reggiana, oltre che del patron Amadei
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