La Reggiana parte con i favori del pronostico ma tante sono le incognite
Mi sono già espresso sull’ingiustizia sportiva che ha subito la Reggiana che avrebbe meritato più del Modena la promozione in serie B. Detto questo sono stanco di questo “tam tam” a distanza e non ho più intenzione di replicare o ritornare su temi ormai triti e ritriti. Ognuno è giusto che la pensi come crede, i fatti dicono che il Modena è stato promozione in serie B e la Reggiana andrà ai play off. Amen.
E’ saggio e doveroso, quindi, concentrare le attenzioni sulle sei partite che attendono i granata per poter festeggiare, come due anni fa, la vittoria dei play off e la promozione in serie B.
Il primo aspetto che vorrei porre all’attenzione è che alla Reggiana per passare i quarti di finale bastano due pareggi perché vale il miglior piazzamento. Per avere la meglio della semifinale basterà un pareggio e una vittoria. Lo stesso concetto vale per la finalissima. Ora gli 86 punti del campionato sono stati cancellati ma non può essere dimenticato ciò che ha fatto la squadra di Diana nel corso del campionato. Il suo ruolino di marcia al Città del Tricolore parla di zero sconfitte, 15 vittorie e 4 pareggi. In trasferta ha ottenuto 10 vittorie, 7 pareggi e 2 sole sconfitte. Le sconfitte, per la cronaca, sono state a Gubbio dove i granata hanno avuto almeno dieci occasioni da gol, colpendo due pali e il gol di Migliorini era viziato da fuorigioco. A Lucca, invece, la Reggiana ha sbagliato approccio e prestazione.
Tutto questo per rimarcare che stando a quanto mostrato in campionato ai play off deve per forza di cosa partire con i favori del pronostico. Ci sono però due aspetti che esulano da questo concetto e fanno riferimento agli avversari che saranno diversi e al fatto che si giocherà ogni tre giorni.
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