Al momento ci sono solo delle interpretazioni che ipotizzano due gironi di serie B, una serie C unica e poi un campionato semiprofessionistico. Il tutto da mettere in atto nella prossima stagione sportiva.
Gabriele Gravina, presidente della Figc, ha annunciato la riformulazione dei campionati professionistici ma non si è capito cosa intenda. L’unica novità annunciata è che questa rimodulazione dei campionati dovrebbe essere approvata entro il 30 maggio per essere operativa nella stagione 2021/22.
Questa è una grande novità perché per le normative che regolano i campionati della Federcalcio indicano che debba intercorrere una stagione per l’inserimento di una nuova organizzazione dei tornei professionistici. Il che significa che il presidente Federale vuole anticipare i tempi e già dalla prossima stagione intende rimodulare i campionati, partendo ovviamente dalla serie B e serie C.
Come intende farlo è un mistero e per il momento ci sono solo delle interpretazioni. La cosa strana è che – guarda caso – questo pronunciamento arriva proprio nel giorno in cui Sky si è aggiudicato fino al 2024 i diritti di tutte le partite di serie B mentre in precedenza Sky aveva perso la serie A a favore di Dazn.
Tornando alle interpretazioni che sono state date e che si basano sul modello che Gravina aveva indicato nel suo programma elettorale per la carica di presidente della Figc, si ipotizza la riduzione del numero di squadre della serie A (che non è possibile) o comunque l’introduzione di play off e play out, la creazione di due gironi di serie B, poi uno di serie C e un altro campionato semiprofessionistico, in pratica il ritorno della serie C2.
Onestamente è difficile commentare delle “interpretazioni” ma se cosi’ fosse e con la scadenza prevista per il prossimo campionato, che senso avrebbero le retrocessioni e i play out in serie B cosi’ come le promozioni in serie B dalla serie C e poi i play off se da 20 squadre si dovesse passare a 40 squadre di serie B divise in due gironi. E poi questa serie C unica da chi sarebbe composta dato che ora ci sono 59 squadre (il Trapani è fallito) iscritte alla serie C? Forse le squadre che partecipano ai play off? E chi si è salvato retrocede in questa sorte di C2?
Onestamente è talmente tanto tempo che si parla di cambiare il format dei campionati di serie B e di serie C che è difficile crederci anche perché il vero nodo da sciogliere sono i proventi dai diritti tv e in questo caso di Sky. Un conto è dividere la torta tra 20 squadre e un altro conto è dividerla tra 40 squadre.
Per avere le idee più chiare occorrerà attendere le delucidazioni dello stesso presidente Gravina che saranno certamente illustrate in un prossimo Consiglio federale. Anche perché il 30 maggio è proprio dietro l’angolo.
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