La Reggiana al Porta Elisa ha chiuso il 2022 con una vittoria che porta a 81 punti conquistati nell’arco di un anno. E’ un dato da sottolineare anche se purtroppo è mancato l’obiettivo finale della promozione ma ciò nonostante la Reggiana ha saputo ripetersi e in 38 partite in dodici mesi ha collezionato 81 punti
La Reggiana ha vinto a Lucca una partita importante dando un grande segnale di maturità. Forse per la prima volta siamo riusciti ad approfittare dei risultati che sono maturati sugli altri campi e oggi la Reggiana è a +4 sul Gubbio, +5 sul Cesena e +7 su Entella e Pontedera. Mancano ancora 18 partite e dunque è un margine risibile, però i granata hanno saputo approfittare della situazione. Poi capisco che non sono scesi in campo con questo pensiero ma con l’idea di vincere e basta. E in effetti l’approccio alla partita è stato positivo sia da un punto di vista tattico sia agonistico. La Reggiana ha creato tante occasioni per passare in vantaggio anche se è sempre mancata in quel briciolo di fortuna o di cattiveria agonistica per poter trasformare le occasioni in gol. Sono state clamorose quelle di Nardi e Cauz o Pellegrini mentre è stato sfortunato Kabashi sulla traversa scheggiata. Ancora una volta sono stati decisivi i cambi: l’ingresso di Varela dopo sei minuti della ripresa in modo particolare. E’ giusto dire che l’allenatore ha saputo “leggere” bene la partita anche se non si sa mai se erano sbagliate le scelte prima o giuste le mosse dopo. Solo chi segue gli allenamenti e ha il polso dello spogliatoio può avere maggiori capacità di decisione. Poi è vero che Varela ha fatto gol con un fianco ma è stata la determinazione che ha messo su ogni palla a rendere l’attacco granata pericoloso. Ha dato un segnale che la Reggiana questa partita la voleva vincere.
Un successo meritato. La Lucchese reclama un rigore per un fallo di mano ma su Pellegrini c’era un altrettanto evidente fallo punibile col rigore. Il problema è che l’arbitro è andato in tilt e ha faticato a gestire bene la partita. Sono inspiegabili, ad esempio, le espulsioni di Varela, Laezza e dello stesso Diana. Pazienza.
Devo dire che mi aspetto molto di più da alcuni giocatori granata e ne cito tre perché so che quanto possono dare alla causa granata: Kabashi, Rosafio e Nardi. Sono giocatori in grado di fare la differenza come l’hanno fatto in alcune partite e devono ritrovare la loro precisa identità.
Questo ci fa capire come la Reggiana abbia ancora ampi margini di miglioramento e di crescita, senza dimenticare il rientro di Cigarini e Montalto. Una Reggiana che può e deve essere realmente padrona del proprio destino.
La Reggiana al Porta Elisa ha chiuso il 2022 con una vittoria che porta a 81 punti conquistati nell’arco di un anno. E’ un dato da sottolineare anche se purtroppo è mancato l’obiettivo finale della promozione ma ciò nonostante la Reggiana ha saputo ripetersi e in 38 partite in dodici mesi ha collezionato 81 punti.
Tornato alla vittoria di Lucca, il gol di Varela ha fatto capire che forse non c’è bisogno di un vice Montalto anche perché da Siena in poi il bomber granata sarà in campo ma c’è bisogno di dare fiducia a ragazzi emergenti come Moahmed o allo stesso Pellegrini che sta diventando un giocatore importante. Occorre credere nel nostro patrimonio tecnico.
Ultima considerazione: la Reggiana non prende gol da sette, anzi quasi otto partite. Ma se in precedenza Venturi era rimasto spettatore, questa volta è stato autentico protagonista perché sull’unica occasione della Lucchese ha compiuto una parata strepitosa, dunque il suo record di 713 minuti di imbattibilità è del tutto meritato.
BUON NATALE
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