Se migliori la fase difensiva emergono problemi in attacco e con sette giornate alla fine occorre pensare di vincere le partite. Ma bisogna pensare positivo e non mollare fino alla fina
“La Reggiana è una coperta corta”. Era uno dei miei dogmi che sono passati alla storia e per questo concetto venivo spesso preso in giro dai colleghi eppure non saprei descrivere meglio l’attuale situazione della Reggiana: a Frosinone i granata hanno messo in atto una buona organizzazione difensiva e il portiere Venturi è rimasto imbattuto.
Una difesa che si è avvalsa non solo dell’apporto dei difensori ma anche della collaborazione dei centrocampisti e degli attaccanti. Una squadra corta e compatta. Ma quando la coperta è corta, se ti copri i piedi ti scopri la testa o viceversa e in questa logica va rimarcato il fatto che la Reggiana ha creato poco in attacco per poter pensare di vincere a Frosinone.
Certo, meglio che nelle precedenti partite ma in realtà l’azione offensiva della Reggiana era talmente povera di pericolosità che è bastato poco per fare un passo in avanti. Però non so se basterà per vincere le partite eppure la Reggiana, per pensare alla salvezza deve cambiare passo nella media punti partite.
I pareggi, come quello di Frosinone, fanno morale ma non classifica. Non a caso il Cosenza ha preso due punti di vantaggio e il Pescara si è fatto sotto. Certo, la Reggiana ha giocato alla pari dei più quotati avversari del Frosinone ma alla fine con questo pareggio la classifica dei granata è peggiorata.
Bisogna, però, pensare positivo e dunque credere che questo passo in avanti sotto il profilo difensivo e dell’identità di gioco possano portare anche dei frutti nella fase offensiva.
E’ indispensabile trovare i gol di Ardemagni e sperare che una volta tanto gli arbitri non penalizzino Kargbo considerandolo sempre un cascatore. C’è bisogno della migliore performance offensiva di Laribi e forse di riportare Radrezza vicino agli attaccanti. In pratica occorre fare qualcosa di più per vincere le partite a iniziare dalla prossima sfida contro il Brescia.
Ma si può dire che siamo sulla strada giusta anche se mancano sette partite alla fine, quindi non c’è più tempo.
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