Se si dovesse giudicare l’operato di Pizzimenti per le scelte di mercato si potrebbe dire che ha cercato di fare “nozze coi fichi secchi” soprattutto a gennaio e ha cercato di fare meno danni possibili, come sempre si chiede a un direttore sportivo
La Reggiana riesce sempre a sorprendermi, a volte in senso positivo, vedi la miracolosa salvezza, in altre occasioni con scelte che fanno riflettere. Devo però partire da una premessa: quando il presidente Carmelo Salerno ha deciso di sostituire il ds Doriano Tosi con Roberto Goretti ha dimostrato coraggio e lungimiranza. Non era facile congedare Doriano Tosi che aveva portato la Reggiana in serie B dopo oltre vent’anni, senza contare che è sempre stato l’uomo di fiducia del patron Romano Amadei. La scelta di Goretti si è dimostrata vincente non solo perché ha portato la Reggiana in serie B e poi alla salvezza anticipata ma anche per una serie di scelte a livello di giocatori poi rimaste incompiute per la sua ascesa alla Fiorentina, in serie A. Devo quindi dare atto al presidente che ha un certo fiuto per le decisioni coraggiose come quella di non confermare Marcello Pizzimenti. E’ stato lui, però, che all’inizio della stagione ha dato fiducia a Pizzimenti e l’ha protetto in tutto e per tutto e per questo motivo avrà le sue buone ragioni nel decidere questo cambio, che spero prima o poi spiegherà anche ai tifosi, dato che nell’ultima conferenza stampa ha ancora una volta difeso Pizzimenti a spada tratta. Se si dovesse giudicare l’operato di Pizzimenti per le scelte di mercato si potrebbe dire che ha cercato di fare “nozze coi fichi secchi” soprattutto a gennaio e ha cercato di fare meno danni possibili, come sempre si chiede a un direttore sportivo. Pizzimenti ha certamente sbagliato nell’avvalorare le richieste di Viali su Stulac e Marras, poi poco utilizzati ma è prassi che ogni direttore sportivo conceda una scelta al suo tecnico. Non mi stupisce, anzi l’ha fatto anche Goretti con Diana e poi con Nesta.

Se volete possiamo prendere in esame arrivi e partenze di questa stagione ma alla fine converrete che non è stato un mercato fatto male. C’è poi il discorso importante della scelta del mister Dionigi al posto di Viali. Scelta arrivata in ritardo? Forse, chi lo può dire. Scelta iniziale sbagliata? I risultati dicono questo ma il ds ha saputo rimediare con una salvezza prodigiosa e inaspettata.
Ciò che trovo anomalo è che si vada a scegliere un direttore sportivo avendo sotto contratto un allenatore intoccabile, per ciò che ha fatto, come Davide Dionigi. Solitamente la società sceglie il direttore sportivo che a sua volta indica l’allenatore ideale per la società con cui vuole lavorare in perfetta sintonia. Ora mi immagino Salerno che dovrà fare i colloqui partendo da due presupposti: la Reggiana non sa ancora qual è il budget a disposizione e ha già scelto l’allenatore. Quindi il nuovo direttore sportivo dovrà accettare Dionigi ma non solo: dovrà essere di suo gradimento e viceversa. Quindi la prima domanda sarà: le piace Dionigi come allenatore?
E’ come chiedere il conto al ristorante prima ancora di avere ordinato.
Sul budget tutto è possibile perché un bravo direttore sportivo sa operare in base alle risorse a disposizione, però mi immagino se la scelta cadrà su di un direttore sportivo che in passato ha avuto Dionigi e caso mai l’ha esonerato oppure dopo un colloquio non l’ha ritenuto idoneo per la sua squadra. Non è certamente accettabile che sia Dionigi a condizionare la scelta del direttore sportivo ma è evidente che queste due figure professionali devono agire in simbiosi per il bene della Reggiana.
Vedremo come la Reggiana ne uscirà.
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