Perfetta la gestione dei cambi di Aimo Diana, grande la cornice di pubblico
Cosa di può dire di questo successo? Occorre fare i complimenti alla squadra, al tecnico e agli spettatori. La squadra ha giocato come fanno le squadre “cazzute” con grinta, determinazione, in grado di lottare su ogni pallone per poi esprimere le proprie qualità tecniche. Una squadra che nel primo tempo ha dominato, nella ripresa si è messa l’elmetto e poi ha colpito al momento giusto. Un’interpretazione perfetta della partita.
Bravo il mister Aimo Diana perché ha scelto di mettere Kabashi per aumentare il livello di palleggio anche perché Rossi veniva marcato a uomo e poi è stato perfetto nella gestione dei cambi. Fiamozzi per Guglielmotti, già ammonito, Vallocchia per Kabashi e poi il cambio alle due punte Pellegrini e Lanini che avevano speso tanto. Poi ha anche segnato Varela.
I tifosi perché hanno sostenuto i granata e si sono esaltati con loro. Va, però, detto che la cornice di pubblico (17mila presenze) era da brivido e quindi i complimenti vanno anche ai tifosi del Cesena.
Era lo scoglio più difficile, la trasferta con maggior rischio anche perché il Cesena non perdeva al Manuzzi dal 20 novembre dello scorso anno. E la Reggiana si presentava con diversi giocatori acciaccati e alcune assenze importanti eppure ha dimostrato di essere una squadra di uomini veri, che hanno dei valori.
La classifica dice che la Reggiana è a più sette dal Cesena ma mancano ancora dieci partite alla fine e tutto è ancora da conquistare, però vincere a Cesena dopo 15 anni è una bella soddisfazione.
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