La Reggiana torna alla vittoria dopo un mese grazie alle mosse di Diana e al suo tridente

Determinante la superiorità numerica ma anche le scelte successive del mister. In gol Pellegrini e Montalto. Grande Guiebre.

Come non mi ero depresso dopo il pareggi col Pontedera, così non mi esalto per questa vittoria a Sassari contro la Torres che pure è stata meritata e importante. Occorre considerare tutto: il brutto approccio alla partita, anche per merito della Torres e l’episodio dell’espulsione al decimo della ripresa che ha cambiato l’inerzia della partita. Detto questo, però, è giusto rimarcare che fin dal primo minuto della ripresa si è capito che la Reggiana aveva un altro piglio nell’impatto con la partita. Si è capito che la voleva vincere a tutti i costi. Dispiace per l’infortunio a Rosafio ma anche l’inserimento di Pellegrini è stato un segnale importante, che poi si è concretizzato nella ripresa. Per una volta anche i detrattori del mister Diana devono ammettere che la mossa immediata, dopo l’espulsione di Lisai, di inserire Lanini per Sciaudone passando dal 3-5-2 al 3-4-3 è stata vincente. Forse quella di sbilanciare ulteriormente la squadra con l’inserimento di Varela per Luciani in un 4-2-4 un pò troppo azzardata ma è la testimonianza della volontà dell’allenatore di vincere la partita a tutti i costi. Non è un caso che un minuto dopo è arrivato il vantaggio di Pellegrini bravo a farsi trovare pronto sull’assist di Lanini. Ma si sa che la Reggiana è destinata a soffrire e così quando al 79′ Laezza è stato espulso la squadra si è ritrovata in un assetto disallineato e quei sette, otto minuti anche Diana ha avuto i brividi. Poi ci ha pensato ancora una volta Lanini a imbeccare (87′) Montalto per mettere in cassaforte il risultato.

Ora occorre tirare le somme e stilare un giudizio su questa meritata vittori. Il primo elemento è che il gruppo ha dimostrato una straordinaria compattezza al proprio interno e con l’allenatore. Di questo occorre prendere atto, non si può far finta di niente.  Questa squadra ha dei valori morali e tecnici che ha messo in mostra nella ripresa quando ha voluto vincere la partita.

L’altro elemento è che la Reggiana ha un suo equilibrio quando gioca con un centrocampo a tre (3-5-2) ma è bene utilizzare le due punte ma soprattutto si ha la consapevolezza che in corsa d’opera può schierare un tridente che assieme alle galoppate straripanti di Guiebre possono far male alle difese avversarie. Oggi ci sono più certezze sia a livello difensivo che per quanto riguarda la forza dell’attacco granata.

L’ultima considerazione è un’esortazione: basta “picconate” ma pensare solo al bene della Reggiana. Se ci sono divergente di vedute ci sono i luoghi deputati per un confronto. L’obiettivo deve essere la serie B, tutto il resto deve passare in secondo piano.

A fronte di questo occorre anche prendere atto che siamo al cospetto di un campionato equilibrato e che ogni domenica può succedere di tutto. La conferma è arrivata dal Cesena, il favoritissimo Cesena, il decantato Cesena che ha perso in casa con l’Ancona. Questo è un campionato diverso, ne dobbiamo essere consapevoli. Non si può vincere sempre perché gli avversari sono scarsi. Non è così.

 

Wainer Magnani
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