Il raduno della Reggiana edizione 2022/23 è stato caratterizzato dalle lacrime di Romano Amadei, dall’entusiasmo degli sponsor, dalla coesione e amicizia del gruppo dei giocatori e da un mister Aimo Diana entusiasta e carico più che mai
Il raduno della squadra segna l’inizio di una nuova stagione. Non è mai un appuntamento banale anche se lo può sembrare perché non ci sono i presupposti per capire il valore dei giocatori (la palla e il campo) ma sono altri i parametri che emergono. Ne ho visti tanti di “primo giorno” in svariate situazioni, località e contesti. Il raduno della Reggiana edizione 2022/23 mi ha colpito per diversi aspetti e il primo è l’entusiasmo che ho visto sul viso degli sponsor della Reggiana. Il club dice 170: un numero straordinario. Ma non è questo che mi ha colpito bensì quel senso di appartenenza che è tipico dei tifosi e che invece ho visto negli occhi degli imprenditori che sostengono la società. Si avverte il concetto espresso dal presidente Carmelo Salerno: si sentono parte integrante della famiglia. Forse mancheranno i grandi industriali reggiani, le nostre corazzate imprenditoriali ma questo pool di sponsor-tifosi è un grande patrimonio.
L’altro sentimento che ha commosso tutto: sono state le lacrime di Romano Amadei. Si è scusato per non essere stato vicino alla squadra e si ripromesso di farlo quest’anno. Si è sciolto quando ha ricordato la sua amata moglie Elisa. In quel momento tutti lo avremmo voluto abbracciare e simbolicamente l’abbiamo fatto. Nel corso della serata Amadei è stato un grande padrone di casa perché ha avuto un pensiero per tutti. A modo suo, tra il serio e il faceto, la battuta scherzosa che racchiudeva un briciolo di verità. Si può dire che Romano Amadei è il vero acquisto della Reggiana anche se forse non se n’era mai andato, forse si era dedicato all’amore della sua vita. Ma è tornato.
Era scontato, invece, ritrovare un gruppo coeso, unito, forte e con uno spirito d’amicizia. Prevedibile dato che questo gruppo è lo stesso dello scorso anno. Ha perso, forse per ora, poche pedine per cui la sintonia dimostrata lungo tutto il campionato si è confermata. Si capisce quindi che è un gruppo robusto e granitico. Forse la novità che Rozzio e compagni scopriranno presto è il il direttore sportivo Roberto Goretti, un ex giocatore dagli occhi magnetici ma che ha idee chiare e va avanti come un bulldozer. In molti aspettano il colloquio con Goretti per esternare le loro aspettative, soprattutto sotto il profilo contrattuale ma sarà un impatto duro. Almeno mi sono fatto questa idea. Un particolare, se mai ci fosse bisogno di una conferma: Luca Cigarini è in assoluto il vero leader e quest’anno è realmente il capitano anche senza fascia e per almeno sei mesi “non giocatore” ma comunque capo carismatico.
L’ultima annotazione ma non per importanza riguarda il mister Aimo Diana che conosco bene, stimo e apprezza ma che mai come in questa occasione ho visto determinati, carico e motivato. Anche conscio dei rischi ma entusiasta di questa nuova avventura. E’ il solito mister che tende a sdrammatizzare, a non farsi mai un problema, a guardare avanti con fiducia ma anche un uomo che ama Reggio Emilia, il nostro ambiente e soprattutto sa cosa l’aspetta. Un allenatore, se si può dire, migliorato dall’esperienza dello scorso anno. Ha voglia di fare, di allenare, di vincere e convincere. E’ stimolato nel voler ripagare la società e i tifosi della fiducia che gli è stata accordata. Ha certamente capito anche quelli che sono stati gli errori e non a caso ha aumentato il suo staff con figure professionali importanti. E’ rimasto sbarazzino, carismatico ma anche più sul pezzo. Un pò Ancelotti e un pò Conte per fare un raffronto con due allenatori che conosciamo anche se forse non è giusto perché Aimo Diana è semplicemente Aimo Diana.
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