L’organico della Reggiana ha mostrato carenze, doppioni e giocatori a fine carriera

L’organico della Reggiana ha mostrato carenze, doppioni e giocatori a fine carriera

Una rosa di giocatore sicuramente da serie B ma assemblata male anche se ha conquistato la salvezza in anticipo

L’ANALISI (quinta puntata)
Per capire la stagione che abbiamo alle spalle occorre prendere in considerazione l’organico granata, il rendimento dei vari giocatori ma soprattutto com’è stato allestito. E’ facile farlo a stagione conclusa ma è pur sempre un punto di partenza. Alla fine la considerazione che si può stilare è che la rosa aveva individualità di valore ma si è adattata male alle idee di Viali, un pò meglio con Dionigi. Qualche doppione di troppo ed evidenti carenze in alcuni ruoli.
Il primo elemento da sottolineare è che 29 giocatori sono tanti, forse troppi anche se i gravi infortuni di Rozzio, Sampirisi e Girma nel corso della stagione hanno pesato.
DIFESA
Il parco portieri è stato all’altezza della situazione con Bardi tra i migliori portieri del campionato e con due giovani come Motta, in particolare e Sposito degni di credibilità. Motta e Sposito sono sotto contratto.
Un reparto pensato per una difesa a quattro che ha mostrato delle criticità mancando il terzino sinistro e dove a destra Sampirisi spesso ha avuto dei problemi, con Libutti e Fiamozzi adattati. L’assenza di Rozzio ha concesso spazio alla coppia Meroni-Lucchesi mentre gli innesti di Urso e Sosa sono stati inutili. Un organico che si è espresso meglio con la difesa a tre di Dionigi sfruttando al meglio le caratteristiche dei singoli pur con l’assenza di un laterale mancino dove si è cimentato Marras.
Un organico che si è rivelato sbagliato nelle scelte non solo per la mancanza di un laterale mancino ma perché serviva un centrale difensivo di assoluto valore come alternativa. Fontanarosa è stato ceduto nel momento in cui era forse più utile. Nahounou ha dimostrato di essere in crescita ma deve essere telecomandato da Rozzio. Una rosa che va ripensata alla luce delle esigenze di Davide Dionigi e che al momento sotto contratto ha solo Meroni, Urso, Sampirisi, Nahounou.
CENTROCAMPO
Le grandi contraddizioni sono tutte nel numero eccessivo di play, ruolo che doveva essere di Stulac e che invece ha visto Reinhart prevalere, con Cigarini e Kabashi in esubero. Bene i giovani Sersanti e Ignacchiti, forse acerbo Kumi. Un assetto tattico che non ha consentito a Marras di esprimere le sue potenzialità e ha posto un interrogativo sulla collocazione di un giocatore di assoluto valore come Portanova a segno otto volte:. Quando la squadra ha giocato con un centrocampo a tre si è espressa al meglio seppur perdendo qualche punto di riferimento in avanti. Per il futuro occorrerà partire prima dal come utilizzare al meglio il talento di Portanova, poi disegnare centrocampo e attacco. Un reparto che per le varie partenze sarà da rifondare con Reinhart e forse Stulac, Portanova e Marras sotto contratto.
ATTACCO
Il difficile è capire se il rendimento finale di Girma e Gondo rappresenta realmente il loro standard. In ogni caso sono i numeri a farla da padrone: Gondo 7 gol, Vido 6 gol, Girma 5 gol, Vergara 5 gol, Maggio 2 gol, Pettinari un gol. Manca un bomber da doppia cifra ma è difficile da pescare. Un reparto che ha visto i protagonisti avere un rendimento troppo altalenante. Di partita in partita si è andati alla ricerca di un attaccante che potesse essere affidabile e concreto ma senza avere risposte convincenti. Maggio forse è stato sotto utilizzato, Girma infortunato, Vergara utilizzato come esterno e Pettinari fuori rosa. Perfino Okwonkwo ha avuto due facce di rendimento nel momento in cui è stato ceduto: male alla Reggiana e bene al Cittadella. Solo nel tentativo di effettuare delle rimonte si è è giocato con due punte di ruolo che però non hanno mai dimostrato di essere ben assortite. Un vero rompicapo che Dionigi ha risolto giocando con Vergara trequartista alle spalle di Gondo e Portanova in appoggio, anche per l’indisponibilità di Vido. Di Destro inutile parlare, rimarrà un grande mistero.
Per il futuro restano sotto contratto solo Gondo, Maggio e Girma il che significa che è un reparto tutto da ridisegnare.
CONCLUSIONI
Si potrebbero stilare altre considerazioni che lascio anche a voi ma ciò che è emerge è di un organico come individualità da serie B ma difficile da assemblare.
Wainer Magnani
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