I granata hanno giocato uno dei migliori primi tempi di tutta la stagione ma sono andati al riposo in svantaggio
Avrei preferito fare punti e giocare male? Forse sì, vista la precaria classifica ma cosa possiamo rimproverare alla Reggiana? Non è stata concreta e cinica come il Sassuolo. In attacco ha creato tanto e raccolto poco per merito degli avversari e anche per grande demerito di Gondo e compagni. Un difetto che la Reggiana si trascina dall’inizio della stagione. Non so se si potrà rimediare. Non credo molto perché il mercato di gennaio è avaro di bomber. E’ però anche vero che non mi aspettavo una Reggiana che per sessanta minuti ha tenuto in scacco il Sassuolo. Un primo tempo straordinario, impeccabile per gestione difensiva e capacità di ripartire in contropiede. Ma soprattutto una Reggiana che pur subendo una mazzata terribile nel minuto di recupero del primo tempo si è presentata nella ripresa ancora con più determinazione e ha creato diverse occasioni per pareggiare.
Un Sassuolo cinico e spietato come si addice alle grandi squadre che sanno vincere anche in questo modo e purtroppo la Reggiana ha pagato dazio. Ma non meritava di uscire sconfitta.
L’aspetto che più mi affascina e che può aprire nuovi orizzonte è il modulo. Se è vero che la Reggiana ha giocato il miglior primo tempo del campionato con questo 4-4-1-1 c’è da chiedersi se può essere replicato in futuro, magari proprio a Cremona anche cambiando gli interpreti.
La Reggiana è uscita tra gli applausi del pubblico (record di presenze) il che significa che lo spirito che i granata hanno messo in campo è stato apprezzato. I tifosi reggiani privilegiano questo aspetto anche se forse lunedì la classifica sarà ancora più penalizzante.
L’ultima annotazione è per il pubblico e in particolar modo per curva Sud e Gruppo Vandelli. Le coreografie sono state magnifiche e da pelle d’oca. Una tifoseria così merita tanto, per lo meno rispetto.
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