Reggiana premiata per il suo spirito di sacrificio

Reggiana premiata per il suo spirito di sacrificio

Il pareggio contro la Salernitana non fa che aumentare i rimpianti per la sconfitta col Sudtirol

Rivedendo la partita con la Salernitana aumenta ancora di più il rammarico per la sconfitta col Sudtirol. Questa è la partita che fatico a digerire per com’è stata gestita e per il valore dell’avversario. Contro la Salernitana la Reggiana ha raccolto un pareggio che vale oro perchè i granata avevano al cospetto una squadra destinata a scalare la classifica o comunque con un potenziale offensivo (panchina compresa) di gran lunga superiore al Sudtirol. Questo è il grande rimpianto: i tre punti persi col Sudtirol. Pazienza.
La partita con la Salernitana ha messo in mostra un grande portiere come Bardi capace di portare a casa il pareggio ma ci sono diversi aspetti che ho apprezzato e mi sono piaciuti. Su tutti la compattezza della squadra nelle difficoltà, l’unione che c’era in campo nell’aiutarsi l’un l’altro a difendere il risultato. Un’organizzazione difensiva che presenta ancora delle smagliature soprattutto nei passaggi in fase d’impostazione e anche nella manovra d’attacco. Non si possono subire delle ripartenze velenose per passaggi sbagliati, occorre attuare la filosofia del fallo sistematico di ripartenza ma soprattutto serve maggiore precisione e saggezza nella gestione della palla. Resta il fatto che in campo c’era un grande spirito d’abnegazione.
Ho apprezzato il coraggio del tecnico Viali che ha cerca di non far abbassare troppo la squadra, perché sarebbe stato un suicidio al cospetto della forza d’urto della Salernitana, mantenendo i due esterni offensivi, anche con l’ingresso di Marras e Girma. Peccato che Vergara e Maggio ci hanno messo tanto sacrificio e rincorse a perdifiato ma poche conclusioni pericolose. La fase offensiva, se non si migliora la qualità e la quantità nelle conclusioni, può diventare un problema, soprattutto ora che c’è una evidente crisi di fiducia da parte di Gondo. L’attaccante appare spento e svuotato di energie. Non sarà facile recuperarlo anche se è indispensabile.
Va detto, però, che la Reggiana non è nemmeno fortunata perché ha colto il terzo clamoroso legno in due partite. Portanova avrebbe meritato il gol e forse la Reggiana avrebbe potuto pensare di “rubare” questa partita. A volte si deve anche vincere le partite sporche e quelle che non meriti. Per il momento non è mai stato così: la Reggiana ha fin qui raccolto quello che ha meritato ma succederà, speriamo, anche di portare a casa i tre punti rubacchiando.
C’è un campanello d’allarme: la squadra è arrivata col fiatone e negli ultimi quindici, venti minuti ha sofferto molto. Alcuni granata hanno finito la partita coi crampi. Un particolare che Viali e il suo staff dovranno verificare.
Per fortuna abbiamo rivisto Girma, il suo solito stile e sappiamo che è un giocatore che ha il colpo in canna. Marras? Ha fatto solo il difensore rincorrendo tutti. Lo aspettiamo.
Wainer Magnani
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