E’ vero che tutto si azzera ma Cigarini resta Cigarini, Zamparo è Zamparo e via dicendo per cui i valori tecnici individuali e di gruppo dei granata sono destinati a fare la differenza
Capisco l’apprensione di Doriano Tosi, la preoccupazione di alcuni tifosi ma se la Reggiana vuole alzare, come due anni fa, la Coppa della promozione in serie B deve mettere nel conto di battere non solo la Feralpisalò ma anche il Palermo e infine il Padova. Sì perché questi play off hanno un copione già scritto: Reggiana-Padova in finale. E sarebbe giusto così oer ciò che queste due squadre hanno dimostrato in campionato: la Reggiana ha conquistato 86 punti, il Padova 85 mentre le altre squadre hanno almeno venti punti in meno. Per questo motivo la Reggiana dovrà rispettare la Feralpisalò ma credere fortemente di poter passare il turno ipotecando la qualificazione alle semifinali già nella partita di andata di martedì 17 maggio, quella che viene indicata la più complicata perché occorre riaccendere il motore.
Tutti gli addetti ai lavori che in questi giorni ho sentito mi hanno detto la stessa cosa: “La Feralpisalò è una squadra organizzata, con delle buone individualità, con capacità offensive, concede qualcosa in difesa ma voi siete più forti”. E’ così: la Reggiana ha dimostrato nel corso del campionato di meritare la serie B, anzi avrebbe meritato di vincere il campionato ma sappiamo com’è andata. Questo non significa snobbare la squadra di Stefano Vecchi, men che meno pensare di essere già in semifinale ma non voglio nemmeno fasciarmi la testa prima di essermela, eventualmente, rotta o pensare “Dio mio la Feralpisalò”. Penso che saranno i leoni del Garda a preoccuparsi di affrontare la Reggiana anche perché almeno sotto il profilo del tifo hanno già perso. Se aprissero il Turina ai tifosi granata lo riempirebbero ma purtroppo potranno andare solo in 1000 anche se lo spettacolo vero sugli spalti ci sarà venerdì sera.
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