Prima la promozione per la partita d’esordio a prezzi promozionali, ora l’immediata disponibilità per sottoscrivere la Fidelity Card in modo del tutto gratuito per vedere il Derby
Non mi piace concedermi a complimenti alla società perché non voglio passare da ruffiano. Non lo sono mai stato ma ho sempre scritto, pur sbagliando, ciò che pensavo.
Ma non posso esimermi dal riscontrare una notevole sensibilità per i tifosi da parte della società granata intesa come soci ma anche il personale che gravita nella sede del club. E quando parlo di tifosi intendo i reggiani che amano la Reggiana, non solo i gruppi organizzati.
Avevo già riscontrato questa sensibilità in occasione dei prezzi per la partita d’esordio. Il presidente Carmelo Salerno aveva anticipato che avrebbero messo a 10 e 15 euro i biglietti di Curva e Distinti. Prezzi che non sono scandalosi anche se però non erano previsti i ridotti.
Era lunedì 23 agosto mentre la prevendita è iniziata giovedì 26 agosto. In quei tre giorni il presidente Salerno si è confrontato con i gruppi organizzati, ha ascoltato tanti pareri, si è confrontato con i soci granata ma soprattutto la Reggiana ha mostrato quello che è la sua vera anima: essere una società che si identifica con un territorio. E viceversa. Cosi’ è nata la promozione per la partita d’esordio che ha portato oltre quattromila tifosi allo stadio e la Reggiana ha ricevuto i complimenti del presidente della Lega Pro Ghirelli che, in passato, non si è certo dimostrato un “amico”.
Ora è arrivata un’altra riprova del concetto che ho espresso in precedenza: è indubbio che i tifosi reggiani in occasione del Derby sono stati boicottati e sbeffeggiati perché non è mai successo che si interrompe una prevendita dei biglietti per inasprire le misure di vendita dei biglietti.
Lo sesso Modena Calcio non ha dimostrato stile perché ha, è vero, eseguito gli ordini che venivano dall’Osservatorio Nazionale per le Manifestazioni Sportive e a scendere dal Gos di Modena ma sono le tempistiche che lasciano perplessi. Ma non è questo il punto.
Il punto è che la Reggiana ha capito che i suoi tifosi sono stati vittime di un rincorrersi di normative e ha fatto due cose importanti: si è fatta trovare pronta per rispondere alle nuove esigenze imposte ai tifosi, vedi la Fidelity Card. E poi comprendendo che avevano subito un torto il club ha deciso anche di agevolarli non facendo pagare il costo della tessera che in passato era stato di 10 euro. Una risposta importante e significativa che va rimarcata e apprezzata.
La decisione dell’Osservatorio e del Gos è fuori logica per tanti motivi: l’obbligo della Tessera del Tifoso è stata cancellata e sostituita dalla Fidelity Card emessa dalle società ma la Reggiana ha una storia particolare perché è reduce nel 2018 da un fallimento. S è ripartiti dalla serie D dove non c’erano questi arpelli e quando è tornata nei professionisti ha iniziato come Reggio Audace e c’era l’Audace Card. Che oggi non è riconosciuta. Poi c’è stato il Covid che ha impedito gli abbonamenti e l’ingresso dei tifosi allo stadio.
Sembra che tutto questo sia stato cancellato o ignorato ma sta di fatto che nessun tifoso reggiano ha la Fidelity Card dell’Ac Reggiana. Anche della vecchia società perché è scaduta o non l’ha mai ritirata. Mettere questo obbligo significa dire ai tifosi reggiani: non potete più comprare nessun biglietto. E invece la Reggiana si è fatta trovare pronta e preparata per far sottoscrivere la nuova Fidelity Card e in più lo farà a titolo gratuito.
Chapeau
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