Un’unica falange sempre fianco a fianco come noi nessuno mai.

Un’unica falange sempre fianco a fianco come noi nessuno mai.

E’ questo il motto del Gruppo Vandelli in occasione della sua festa

La festa del Gruppo Vandelli. All’ingresso il lungo (e complicato) striscione recitava questo messaggio: un’unica falange sempre fianco a fianco come noi nessuno mai.
In passato campeggiava un’altra frase che mi è rimasta impressa: il Gruppo Vandelli, uno stile di vita.
Qual è il significato di questi concetti che sembrano distanza ma in realtà sono uno la conseguenza dell’altro. Vivere il tifo e la passione per la Reggiana traendo energia e fonte d’ispirazione dal concetto di “senso di appartenenza”. E quando Casamatti grida “perché la famiglia è la famiglia” aggiunge un altro profondo significato di unione e forza. Ecco allora che mi torna alla memoria il significato di “falange” che sta a significare la compattezza e allo stesso tempo la capacità di far fronte a ogni avversità, anche contro avversari più attrezzati o potenti con la forza di stare “sempre fianco a fianco”. Poi c’è l’altro concetto: come noi nessuno mai. Su questo particolare non c’è dubbio che il Gruppo Vandelli sia unico per come interpreta il sostegno incondizionato e senza deroghe alla Reggiana ma anche quel senso di comunione che si percepisce allo stadio come in occasione di questa festa. E’ un cordone ombelicale che unisce generazioni di tifosi e lo farà per sempre. Non a caso è stato coniugato lo slogan “di padre in figlio” proprio a indicare la continuità. Essendo una filosofia, un rigido principio, non lascia spazio a interpretazioni del come ci si approccia al tifo granata. “Si tifa per la Reggiana a prescindere” e lo sarebbe stato anche se si fosse retrocessi in serie C perché “il risultato non conta si tifa per la maglia”. Al giorno d’oggi non è facile portare avanti questo concetto di fede assoluta eppure ogni anno la festa del Gruppo Vandelli è sempre più partecipata perché nella nostra società c’è il desiderio di sentirsi “un’unica falange sempre fianco a fianco”. Quando entri alla festa non ti chiedono la carte d’identità, lo stato di famiglia o la dichiarazione dei redditi ma solo di professare un altro importante concetto “il senso di appartenenza”. Ti guardano un pò male se non indossi i colori granata (scherzo) ma forse è peggio per te perché in quella marea granata ti senti a disagio.
Amicizia, unità, rispetto, anche disciplina sono concetti che sicuramente anche le Teste Quadre portano avanti, come anche altri gruppi organizzati, però nel Vandelli c’è qualcosa di più. E non parlo della solidarietà e del farsi carico dei più fragili ma proprio di uno spirito di famiglia che si respira nell’aria, che avverti anche solo passando in mezzo a chi anima la festa.
Wainer Magnani
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