Cesare Roberto: “La Reggiana mantiene un forte radicamento al territorio”

Cesare Roberto: “La Reggiana mantiene un forte radicamento al territorio”

“Il progetto della birra granata ha avuto un grande successo ma avremo altre iniziative. I nostri sponsor sono al nostro fianco nonostante l’amarezza per la retrocessione”

Ci sono progetti che vanno oltre all’aspetto commerciale perché rendono l’idea di quanto la Reggiana è radicata sul territorio. E’ il caso della “birra granata” che sta entrando nelle case di tutti i reggiani, tifosi e non. Un progetto voluto dal vice presidente Cesare Roberto.
Dove e come è nata l’idea della birra granata?
“Era un progetto nato in epoca di lockdown e poi appena è stato possibile l’abbiamo lanciata. Mancava un prodotto a marchio Reggiana di largo consumo. Ma abbiamo tante altre idee”.

Alan Zecchetti mostra la birra granata

Ciò che caratterizza quesa iniziativa è che il logo Reggiana attraverso una bottiglietta di birra è destinato a entrare in tutte le case dei reggiani.
“E’ una di quei percorsi che deve svilupparsi su tutto il territorio reggiano e non. La logica è proprio quella di pensare a come diffondere il nostro marchio a Reggio Emilia e Provincia: da Castelnovo Monti a Guastalla. Dall’Appennino alla Bassa, dal Secchi all’Enza. E’ un’operazione commerciale e di marketing che parla del nostro senso di appartenenza e di radicamento al territorio”.
Perché la birra e non vino?
“Abbiamo pensato a un prodotto che potesse abbinarsi bene al brand Reggiana. Qualcosa di nuovo. Io opero nel settore alimentare e mi sono esalto nel fare queste cose. E poi abbiamo trovato terreno fertile”.
Ha annunciato altre iniziative di questo tipo.
“Vogliamo che il marchio Reggiana possa essere utile per le imprese di Reggio Emilia, che coinvolga i nostri tifosi e partner. Vogliamo promuovere entrambi questi aspetto per il bene di Reggio e della Reggiana”.

Il logo Reggiana e il vice presidente Cesare Roberto

Si può dire che ha già avuto un buon successo?
“Come in tutte le cose, trovi le giuste motivazioni se le cose funzionano. Siamo un treno in corsa, serve tempo per programmare tutto ma ci stiamo provando”.
Una diffusione del prodotto molto ampia dai Conad, alle birrerie, ai bar, ristoranti e non un prodotto di nicchia. Una scelta voluta?
“Il brand Reggiana è molto forte sul nostro territorio che ha eccellenze in tanti settori. Abbiamo anche cercato di appoggiarsi ad aziende reggiane di prestigio per offrire un prodotto che non sia solo prezioso per il logo che porta ma anche a livello di qualità. In questa logica va la scelta della partnership con il birrificio Oldo oppure per il caffè con Melioli”.
Sotto sotto è anche una risposta alle ingerenze sportive del Sassuolo?
“La Reggiana è il brand più forte che c’è a Reggio Emilia, di questo ne dobbiamo tutti essere consapevoli”.
Dopo la birra…
“Il nostro intento è anche quello di dare corpo a progetti che siano sostenibili e duraturi perché non possiamo svilire tutto il nostro lavoro. Fare il dirigente della Reggiana non è il mio mestiere ma mi sono messo a disposizione del club”.

Lei è vice presidente con delega al marketing e commerciale. Le sponsorizzazioni sono un realtà importante per la Reggiana ma in serie C anche l’unica vera fonte di sostentamento.
“A monte c’è l’impegno di un gruppo commerciale, una squadra di tutto rispetto. C’è tanto lavoro da fare, idee da concretizzare in fatti. Siamo scesi di un gradino a livello sportivo e sappiamo che l’unica fonte certa di ricavi sono le sponsorizzazioni e l’impegno economico dei soci”.
Come stanno andando le sponsorizzazioni dopo l’amara retrocessione?
“La quasi totalità dei nostri sponsor ha rinnovato la fiducia alla Reggiana. Ci hanno detto: io ci sto’. Ci hanno fatto sentire la loro vicinanza. Adesso si tratterà di capire quale potrà essere il loro impegno, anche in relazione al momento che, come imprenditori, stanno vivendo. Ma abbiamo riscontrato la loro disponibilità ad essere al fianco della Reggiana”.
A prescindere dall’impegno economico è un eccellente attestato di fiducia.
“Abbiamo avvertito la loro vicinanza il che vuol dire che la Reggiana è fortemente radicata sul territorio e anche apprezzata per ciò che sta portando avanti, nonostante i tanti problemi da risolvere”.
Entra in gioco il vice presidente?
“Abbiamo tante pratiche aperte sul tavolo ad iniziare dai campi d’allenamento Sono due anni che ci impegniamo per trovare una soluzione e forse ai primi di luglio possiamo vedere la luce”.

Wainer Magnani
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