Allarme infortuni in Bundesliga: il rischio è salito del 266%. Tra vecchi e nuovi acciacchi ci sono 65 giocatori fermi ai box
Come riportato dal vari quotidiani nazionali ed esteri, nel campionato tedesco, l’unico torneo di prestigio che è già ripartito, lo stop forzato e le partite serrate stanno facendo innalzare la percentuale di atleti infortunati. Un fattore sicuramente decisivo e da tenere a debita considerazione qualora anche il campionato di Serie C riprenda, poiché visti i tempi ristretti ogni infortunio potrebbe cambiare radicalmente l’esito finale del campionato.
Quello che era un po’ il timore diffuso ovunque sta avendo la sue prime conferme. La ripresa dopo il lungo lockdown si porta dietro un numero considerevole di infortuni. A supporto di questa teoria dalla Germania arriva uno studio del dottor Joel Mason, ricercatore australiano dell’Istituto di scienze dello sport dell’ università di Jena, i cui dati non sono confortanti: come riportato dal ‘Corriere della Sera’, nella prima giornata il rischio di infortuni (sono 12 quelli che si sono verificati prima e durante i match) è aumentato del 266%, dallo 0,27 allo 0,88 a partita. Dopo la seconda giornata, tra vecchi e nuovi acciacchi ci sono 65 giocatori fermi ai box, in media più di tre a squadra. Preparazione corta, gare ravvicinate e il caldo che a luglio ed agosto non darà tregua. Sono questi i principali nemici dei calciatori, per i quali la ripresa comporta davvero un’elevata possibilità di farsi male. Una tendenza solo il parte mitigata dalla possibilità di effettuare 5 sostituzioni.
In Germania, tra le vittime illustri di infortuni post lockdown, figurano Thiago Alcantara del Bayern e Yussuf Poulsen (Lipsia), in Italia il nome più illustre è quello di Zlatan Ibrahimovic, mentre in Spagna il primo ad accusare problemi muscolari è stato Samuel Umtiti. All’Atletico problem,i a un ginocchio per Joao Felix, mentre la stagione di Ramiro Funes Mori (Villarreal) è finita ancora prima di riprendere.
PREVISIONI PREMIER LEAGUE: L’ALLARME AL +25%
L’allarme in Premier League si è alzato di livello dopo che la piattaforma Zone7 – specializzata nella previsione del rischio di infortuni, che collabora con 35 squadre di calcio professionistiche in tutto il mondo – ha reso noti i risultati di una sua ricerca, citata da Bbc Sport. Secondo questo studio giocare otto partite in un periodo di 30 giorni aumenta l’incidenza di infortuni del 25% rispetto a giocarne da quattro a cinque nello stesso lasso di tempo. Questo perche’ nell’arco di una stagione solo il 4% dei giocatori si trova ad affrontare ritmi cosi’ serrati.
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