“Noi dobbiamo fare il nostro dovere, se gli altri sono più bravi gli batteremo le mani”
Fausto Rossi, come sta la Reggiana?
“Al nostro interno c’è una grande grande unità. Nessuno all’inizio ci dava in questa posizione. Giocare per questo finale per la serie B ci deve riempire d’orgoglio. Nonostante i 5 punti di distacco dal Modena non ci molliamo. Noi dobbiamo fare il nostro dovere, se gli altri sono più bravi gli batteremo le mani”.
Cosa è mancato?
“In un campionato ci può stare di lasciare sul campo, dopo cinque o sei partite, qualche punto. Guardarsi indietro viene difficile. Le nostre prestazione sono state da squadra importante e dobbiamo essere orgogliosi”.
Qualche rimpianto?
“Forse nel secondo tempo nel derby col Modena quando eravamo in superiorità numerica. Ma non possiamo avere rimpianti”.
E’ soddisfatto del suo campionato?
“So il mio valore, la mia collocazione in campo e fuori, la stima della squadra e del mister. Fare 90’ e 10 cambia nel morale ma se i risultati sono questi non ho nulla da dire. Certo, non mi accontento e cercherò in tutti i modi di aiutare la quadra. Quando serve”.
Mezzala destra o davanti alla difesa?
“Ho giocato anche mezzala sinistra. Io sono sempre pronto in qualsiasi posizione. Anche a Brescia ho giocato in questo ruolo e mi piace”. Ruolo che mi piace”.
Il Cesena, terzo in classifica è a 16 punti.
“Significa che abbiamo fatto un campionato sopra le righe”.
Quando il suo primo gol in campionato dato che l’unica rete stagionale è arrivata nella prima amichevole a Carpineti?
“Ho fatto gol e poi è arrivato il Covid e la Guerra. Battuta a parte, ci proverò con maggior determinazione ma non sono uno che fa tanti gol”.
Dove nasce questo male da trasferta?
“L’approccio è diverso. In casa i nostri avversari hanno un timore reverenziale. Adesso ci aspettano tre partite in trasferta e dobbiamo riproporci con la tessa mentalità”.
Il Città del Tricolore è il vostro fortino?
“In casa abbiamo una marcia straordinaria”.
Servirà per i play off?
“Nei play off si azzera tutto. Le partite si giocano su 180’ e non possiamo solo tenere conto della partita in casa”.
Rossi, Reggio Emilia e la Reggiana, cosa significano?
“A Reggio certe pressioni si sentono, capisci cosa significa indossare la maglia granata. In serie C devi sempre giocare per vincere tutte le partite”.
Tre anni in granata molto diversi.
“Il primo anno c’era l’entusiasmo per il ripescaggio dalla serie D e nessuno si aspettavano una Reggiana del genere. C’era un forte spirito di rivalsa. Una promozione insperato attraverso i play off rapidi. L’anno della serie B è stato tutto più difficile, con un calendario pazzo. Partita persa a tavolino o gare giocate con 10 giocatori col Covid. Un anno particolare. E’ stato anche brutto viverlo senza i nostri tifosi. Questo è stato l’anno della ripartenza e della colpevolezza”.
Arrivare a 88 punti ma possono non bastare per vincere la serie B.
“In ogni caso deve essere un orgoglio, non dobbiamo avere dei rimpianti”.
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