Il Patrimonio Netto della Reggiana è passato da 298.852 euro del 30/06/2021 ad 25.839 euro del 30/06/2022 per effetto di una perdita d’esercizio registrata di 975.086 euro ripianata dai soci attraverso l’utilizzo di riserve precedenti e l’iniezione di liquidità per circa 640.000 euro
Sul rettangolo di gioco i valori tecnici di Modena e Reggiana nel campionato scorso (2021 – 2022) valida per la promozione in Serie B si equivalevano, dall’analisi dei bilanci delle due società emerge invece una forte disparità di valori. Pensare che questo lungo duello è stato deciso da un episodio che difficilmente potrà ripetersi, ovvero il goal del portiere Gagno, oppure da un giudizio arbitrale discutibile, richiama l’attenzione di quanto sia difficile programmare una stagione calcistica e definire con attenzione il giusto valore da dare al famoso “budget” ovvero quel tesoretto che i presidenti mettono a disposizione dei propri direttori sportivi per raggiungere gli obiettivi prefissati.
Ma andiamo con ordine partendo dall’analisi del Patrimonio Netto: quello della Reggiana è passato da 298.852 euro del 30/06/2021 ad 25.839 euro del 30/06/2022 per effetto di una perdita d’esercizio registrata di 975.086 euro ripianata dai soci attraverso l’utilizzo di riserve precedenti e l’iniezione di liquidità per circa 640.000 euro. Il Modena calcio ha vinto il campionato dopo aver registrato una perdita d’esercizio di 8.201.946 euro, interamente coperta dal socio unico Rivetex Srl ed ha mantenuto invariato il valore del Patrimonio Netto, che al 30/06/2022 è pari a 2.701.036 euro. La società modenese ha iniziato il campionato di Serie C 2021/2022 con un Patrimonio Netto di 2.911.982 euro.
Il monte ingaggi dei calciatori in forza alla società granata è stato di 5.078.715 euro, mentre gli altri dipendenti pesano per 328.161 euro, mentre il costo del lavoro della società di Viale Monte Kosica è stato di 8.981.988, di cui € 1.900.000 euro relativi ai premi riconosciuti a tutto l’organico a seguito dei risultati sportivi raggiunti. La società canarina nella redazione della Nota Integrativa non divide il costo del personale a seconda delle varie aree ma precisa solamente che al 30 giugno 2022 erano sotto contratto 9 impiegati, 5 operai e 40 altri dipendenti, che presumiamo siano la parte sportiva e che i propri amministratori hanno percepito un compenso di 107.240 euro, nettamente inferiore a quanto percepito dagli amministratori della società granata che ammontano ad 20.000 euro.
La società granata ha dovuto anche sostenere costi di locazione degli impianti sportivi ove allenarsi e ove svolgere le proprie partite casalinghe per 499.823 euro, di cui € 260.000 euro è quanto richiesto dalla società Mapei per l’affitto del Città del Tricolore; il Modena calcio ha sostenuto costi per godimento beni di terzi per 507.549 euro ma anche per questa voce non vi è dettaglio nella Nota Integrativa.
La Reggiana Calcio deve sostenere inoltre costi per 515.000 euro per il servizio biglietteria e controllo ingressi, costi per 336.715 euro per spese sanitarie e per i costi dei consulenti esterni afferenti l’attività, 286.326 euro relativi ai costi di vitto, alloggio ed organizzazione trasferte e 848.798 euro di spese per intermediari sportivi, spese amministrative, pubblicitarie, amministrative e relative ad utenze varie. Questi costi, sommati ad altre spese ricorrenti, generano costi per servizi pari a 2.058.066. La società canarina ha sostenuto costi per servizi pari ad 2.536.394 euro. AC Reggiana ha speso 306.000 euro di abbigliamento tecnico mentre la società canarina ha spesato a bilancio 484.000 euro.
La società granata ha iscritto a bilancio ricavi complessivi per 8.036.291 euro, di cui 1.259.494 come contributo spettante alle società retrocesse dalla Serie B, 5.468.795 euro come proventi da sponsorizzazione, di cui oltre il 50% effettuato dai soci, 145.000 euro generati dal mercato, 884.000 euro generato dai botteghini ed il resto generato dall’attività tipica della società. Il 63% dei ricavi è assorbito dal costo del personale e questo dato riflette lo stato di salute del calcio in Italia.
La società modenese ha iscritto a bilancio ricavi complessivi per 3.813.001 euro e di questi 763.000 euro generati dai botteghini e 3.049.000 euro prevalentemente da sponsorizzazioni. Per la società canarina l’incidenza del costo del lavoro sui ricavi è addirittura del 210%.
Il Modena Calcio ha terminato la stagione sportiva 2021 / 2022 iscrivendo debiti a bilancio per 5.682.505 di euro di cui 1.120.484 verso fornitori e 2.355.000 di debiti tributari e previdenziali. 991.000,00 sono i debiti ordinari verso dipendenti, collaboratori ed amministratori e 315.000 verso società di calcio. Al 30 giugno 2022 sono praticamente inesistenti i debiti verso le banche.
Reggiana Calcio ha invece terminato la stagione sportiva 2021 / 2022 iscrivendo a bilancio debiti per 4.257.604euro di cui 316.000 euro verso fornitori, 2.237.000 di debiti tributari e previdenziali ed 379.000 verso dipendenti, collaboratori ed amministrativi. Al 30 Giugno 2022 i debiti verso Istituti di credito sono pari a 1.323.213 euro. La società granata si è avvalsa della possibilità di utilizzare L. 178/2020 e la legge 234/2021 che prevede per le società la dilazione dei pagamenti. Si ipotizza che il Modena Calcio non abbia fatto ricorso all’utilizzo di questa legge non trovandone informazioni nella Nota Integrativa.
Il Modena Calcio presenta disponibilità liquide per 4.700.000 eur mentre la Reggiana presenta disponibilità liquide per 1.293.000.
Controllando il girone A della Serie C notiamo che il SudTirol ha vinto il campionato 2021 / 2022 assumendo costi per il personale pari ad 3.800.000 di euro generando ricavi per 5.321.269 registrando una perdita d’esercizio di 345.000 euro e chiudendo il bilancio al 30 Giugno 2022 con debiti iscritti per 1.048.000.
Nel girone C il Bari ha vinto il campionato 2021 / 2022 assumendo costi per il personale pari a 10.327.786, generando ricavi per 6.104.352, registrando una perdita d’esercizio di 7.013.989 e chiudendo il bilancio al 30 Giugno 2022 con debiti iscritti per 15.685.437 euro di cui € 6.751.637 verso i soci per finanziamenti ricevuti.
Il Palermo Calcio chiude il bilancio al 31 dicembre per cui non riusciamo a stabilire il costo reale della stagione sportiva, non essendoci correlazione temporanea fra stagione sportiva e chiusura del bilancio d’esercizio competente.
E’ difficile stabilire da non tifosi a posteriori quale sia stata la gestione più corretta, ma una cosa che emerge è che queste società riescono a regalare soddisfazioni e gioie ai propri tifosi grazie all’enorme contributo economico e passionale che viene immesso dalla proprietà, ma è intellettualmente doveroso sottolineare che urge una riforma strong nel calcio italiano; un qualsiasi analista economico direbbe che la prima voce ove agire sia quella di ridurre il costo del lavoro, perché aumentare i ricavi è sicuramente la vera sfida da vincere, ma indubbiamente anche quella più difficile.
Anche se la società granata non ha vinto lo scorso anno il campionato, Amadei, Salerno e Fico possono dire di averlo vinto quello di loro competenza.
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