Questo è il calcio che brucia in fretta i suoi eroi perché va a folle velocità. E chi si era stupito all’annunciata possibilità di un deciso rinnovamento non ha tenuto conto del cambio di categoria e di un calcio che è costretto a modificarsi in fretta per cui “ieri” è già un passato remoto.
La Reggiana ha messo in archivio la splendida conquista della serie B e ha iniziato da tempo a guardare al futuro. Riassumendo 7 giocatori tra prestiti, scadenze di contratto e rinunce (Narduzzo, Pellizzari, Spanò, Valencia, Brodic, Kargbo, Lunetta) sono usciti subito dall’organico granata e ora altri 7 atleti saranno posti sul mercato (Favale, Favalli, Voltolini, Serotti, Santovito, Scappini e Staiti) o comunque non rientrano nei programmi del tecnico Alvini.
Sono dunque 14 i giocatori che facevano parte dell’organico della passata stagione che ha conquistato la promozione in serie B e che non sono stati confermati. Se non è una rivoluzione poco ci passa ma questo è il calcio e non c’è nulla di strano. I tifosi ricorderanno sempre questi giocatori che hanno reso possibile un sogno che i reggiani aspettavano da 21 anni e ora cercheranno gloria in altre città. Logico che ora spetterà al ds Doriano Tosi trovare la giusta sistemazione per questi sei atleti che hanno un costo azienda (stipendio lordo più un altro 20% di tasse varie) che supera il milione di euro dunque per il bene della Reggiana e nel loro interesse è doveroso una stretta di mano e amici come prima. Nel frattempo se non si troverà una adeguata collocazione avranno tutto il diritto di allenarsi con un personale qualificato e in strutture adeguate. In questa logica i sette atleti esclusi dal ritiro si alleneranno con la Primavera di Paolo Beretti.
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