“L’appuntamento con la Cremonese è importante ma non fondamentale. Con 11 partite a disposizione tutto può accadere e con i tre punti anche chi ha 4 o 5 lunghezze di vantaggio dalla Reggiana non può sentirsi fuori dalla lotta per la salvezza”
Max Alvini è teso anche se cerca di nasconderlo ostentando fiducia.
Il mister granata ha un chiodo fisso: la salvezza. Si batte come un leone per questo obiettivo anche se sa che la strada è difficile e in salita. “Dovremo combattere fino all’ultimo minuto ma ce la faremo. Sono fiducioso. Ho fiducia nei miei giocatori”. Fiducia, fiducia. E’ un ritornello che ripete all’infinito: lo sottolinea ai giornalisti in conferenza stampa, lo rimarcherà certamente ai suoi giocatori e siamo certi che se lo dirà anche al mattino quando davanti allo specchio si farà la barba. “Contro la Cremonese è una partita importante ma ciò significa che siamo li’ a lottare per il nostro obiettivo, contro una Cremonese che aveva ben altre ambizioni”.
Fiducia è il “leit motiv” della giornata. Il mister è rimasto deluso dalla prestazione contro il Lecce e lo ammette quando afferma: “Ho pensato che la mia squadra fosse più bella di quanto in realtà poteva essere”. Il concetto è semplice: aveva puntato tutta qualità del gioco per fronteggiare il Lecce ma ha preteso troppo. “Ma questa settimana abbiamo lavorato pensando solo alla Cremonese. La partita col Lecce è da dimenticare, anzi è già dimenticata” Già la Cremonese.
Dopo il mercato di gennaio con l’arrivo di elementi come Bartolomei, Colombo e altri ma soprattutto alla luce dell’organico a disposizione di Pecchia, nessuno pensava di ritrovarseli alla 28esima giornata a un solo punto di distacco. “Siamo consapevoli di quello che ci aspetta. Tutte le squadre hanno avuto dei “saliscendi” forse solo l’Empoli ha avuto continuità rendimento. E’ un campionato complicato perché il percorso è complesso. Se tralascio Lecce e guardo le ultime otto partite anche la Reggiana ha fatto un percorso importante con 4 vittorie (Vicenza, Entella, Ascoli e Cittadella) un pari (Salernitana) e tre sconfitte (Pisa, Chievo e Venezia) dove forse meritavamo qualcosa di più”.
Come non dargli torto: è vero la Reggiana ha tappato Lecce ma sotto il profilo del gioco e dell’orgoglio è sempre stata in partita. Ecco cosa ha deluso Alvini contro il Lecce, il fatto che la squadra non ha giocato il calcio che conosce. Ma ora, come è successo all’andata, è tempo di riscatto. “La Cremonese è una squadra che esprime calcio dinamico ma noi giocheremo puntando sui nostri punti di forza. Vogliamo e possiamo fare la partita”. E’ questo il concetto che Alvini sottolinea tante volte. “Adesso la squadra ha delle certezze legate al modulo ma anche allo stato di forma. Stiamo bene, in settimana abbiamo lavorato bene.
Abbiamo trovato un nostro equilibrio. Non fa testo la partita sbagliata col Lecce”. Alvini ha fiducia nei suoi ragazzi e rimarca: “In 26 partite (lui non conta mai quella di Salerno perché non l’ha giocata ndr) la squadra non mi è piaciuta solo contro Lecce e Reggina. Per il resto la squadra mi sta dando tanto impegno e sacrificio. Riscatteremo, alla lunga, la partita che volevamo fare domenica contro il Lecce e che non ci siamo riusciti” L’infermeria si sta svuotando anche se occorrerà attendere la sosta per essere a pieno organico: “Kargbo e Cerofolini saranno sabato in panchina, per gli altri aspettiamo la sosta” ma questo trittico di partite in una settimana non lo preoccupa. “A dicembre lo temevo quando avevamo dei seri problemi ma ora la squadra sta bene ed è in salute. Non vedo questo problema. E non mi fa paura affrontare tre partite in sette giorni. Dopo la sosta ci saremo tutti. La squadra vuole ripartire.
C’è grande attenzione ai particolari perché vogliamo conquistare la salvezza”. E’ un ritornello che ripete come un disco rotto e finisce per convincere tutti coloro che lo circondano. “La convinzione in quello che dico me lo dà il lavoro dei ragazzi e mai ho pensato diversamente”. Non teme nemmeno questa classifica che potrebbe creare un solco dal sestultimo posto. “Con i tre punti e con 11 partite a disposizione può essere colmato qualsiasi distacco. Certo, questa è una settimana importante. Alla fine di queste tre partite valuteremo dove potremo essere ma poi avremo altre otto partite da giocare al meglio dell’organico, con ancora tanti scontri diretti fondamentali. Chi oggi ha 4 o 5 punti in più della Reggiana non può ritenersi fuori dalla lotta per la salvezza. Tutto può succedere. La sfida con la Cremonese è da considerare importante ma non è fondamentale”.
La continuità di risultati è un aspetto negativo dato che la Reggiana al massimo ha fatto una serie di tre risultati utili (sette punti) anche se nel girone di ritorno ha conquistato 10 punti, come la Cremonese. “Tolto Lecce e Reggina, la squadra ha sempre fatto buone prestazioni, è in fiducia e possiamo continuare su questa strada”. Alvini si sofferma anche sui singoli a iniziare da Laribi: “E’ un piacere allenarlo, Karim si è calato bene nel nostro contesto. Flessione? Quando un giocatore viene da un periodo di inattività qualche problema affiora. Laribi ha accusato un’infiammazione ma questa settimana si è allenato bene. Tutta la squadra lavora in fiducia.Tutti stanno dando il massimo. Un professionista deve sempre offrire il meglio di se stesso per se e per la squadra. In ogni allenamento deve dare il 100% per essere migliore. Io ho fiducia in tutti”.
D’accordo Alvini, ci hai convinto: abbiamo fiducia.
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