Rispetto al passato è una squadra che gioca straordinari primi tempi, vedi Cesena e Imola ma alla distanza si spegne. Casualità o nuovo costo?
La Reggiana si riprendere la testa della classifica e respinge l’assalto del Modena. Questo è il succo della vittoria dei granata a Imola. Poi ci sta tutto il resto. Un primo tempo dominato con otto palle gol sciupate o non concretizzate prima del vantaggio messo a segno da Scappini. Una ripresa di apprensione, non tanto per la pericolosità dell’Imolese ma perché un episodio avrebbe potuto compromettere il tutto. Un’ansia determinata dall’incapacità di chiudere la partita, anche se va detto che Lanini ne aveva la possibilità ma la voglia di tornare al gol da ex l’ha tradito. Assente Zamparo, Cigarini avrebbe fatto meglio a incaricarsi lui di calciare il penalty. Sarebbe stato un delitto pareggiare una partita dominata e con una differenza cosi’ abissale tra le due compagini.
La Reggiana ha gestito bene la ripresa ma non è pensabile per la forza d’urto granata arrivare nei minuti di recupero della partita con un solo gol di vantaggio dopo che – ripeto – nel primo tempo per otto volte la Reggiana avrebbe potuto e dovuto trovare la via del gol. Nella seconda parte della gara, invece, la Reggiana ha cercato di gestire il risultato e dopo lo spavento in avvio di ripresa (tiro a lato di Lombardi da buona posizione) poteva chiudere la pratica trasformando il rigore procurato da Guglielmotti ma cosi’ non è stato.
Per questo si è andati avanti fino al 94’ trattenendo il respiro anche se l’Imolese non ha mai impegnato Voltolini. Resta il fatto, però, che dopo il rigore fallito, la Reggiana ha pensato solo a gestire il match. Non so se è subentrato il famoso “braccino” ma è un campanello d’allarme che il mister Diana saprà cogliere.
Resta, però, uno splendido primo tempo che a differenza di quello col Cesena la Reggiana ha saputo trovare la via del gol. A proposito, i giocatori dell’Imolese, in particolar modo il portiere Rossi, ha reclamato in modo vistoso per il fuorigioco di Scappini ma le immagini (forse) dimostrano che alle sue spalle c’era Angeli che lo teneva in gioco perché era quasi sulla linea di porta.
Mettendo assieme la prestazione col Cesena e quella con l’Imolese, l’impressine è che la Reggiana sia esplosiva nel primo tempo poi vada scemando nel corso della ripresa. Difficile capire se è una stanchezza fisica o mentale ma è evidente che rispetto alla prima versione di una Reggiana che usciva alla distanza, in questo finale di girone d’andata è una squadra che da il meglio di se stessa nei primi quarantacinque minuti. Sarà un discorso da valutare nelle prossime due partite interne contro Viterbese e Fermana che ci daranno il polso della situazione. Contro la Viterbese non ci sarà Cigarini, ammonito e quindi squalificato perché in diffida ma forse è un bene.
Senza voler nulla togliere ai granata ma se in queste ultime due partite il migliore in campo è Guglielmotti, c’è qualcosa che non quadra perché Davide è un “faticatore” del centrocampo ma non può surrogarsi a giocatori che sono deputati per fare la differenza.
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andrea
22 Novembre 2021, 14:14Bhe…. Stavolta il mister ha rischiato troppo! Se togli 2 attaccanti che qualche pallone lo tenevano alto e metti 2 attaccanti che la palla non la tengono è ovvio che devi difenderti e partire on contropiede anche perché con sorrentino e lanini non puoi neanche fare dei cross perché non sono attaccanti così forti nel gioco aereo. Inoltre al minuto 76 non avevamo più cambi! Se uno si faceva male?? Giocavamo in 10 ultimo quarto d’ora. Magari poi anziché sorrentino potevi mettere Libutti al 76 e ti tenevi un ultimo cambio. Credo che abbia fatto una scelta rischiosa. Comunque bene i 3 punti. Il resto son chiacchiere. Però non dovremmo più rischiare così. Radrezza era in difesa alla fine che è un bene ma non è il suo ruolo
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