“Ho un bellissimo rapporto con i reggiani e a Reggio Emilia mi trovo benissimo E’ senza dubbio la mia esperienza più importante, che giochi o meno. Avverto l’affetto dei tifosi e li ringrazio, spero di poterli ripagare di tanta fiducia”
Lorenzo Libutti è al quarto anno in maglia granata ma è soprattutto un giocatore sempre pronto all’uso come ha dimostrato contro l’Ancona entrando alla mezzora del primo tempo. “E’ stata una situazione particolare – ha rimarcato – perché ci attaccavano tanto. Mi stavo riscaldando e non pensavo di entrare in campo ancora prima della fine del primo tempo. Non ho avuto nemmeno il tempo di pensare a cosa stava succedendo ma il mio unico obiettivo era quello di aiutare la squadra. Questo era il mio obiettivo principale”.
Nonostante si dice che non sei un cuor di leone, però ti sei subito calato bene nella parte.
“Era importante rimanere concentrati, difendere bene perché l’Ancona aveva attaccanti rapidi che cercavano di metterci in difficoltà su quella zona di campo. E’ andata bene e sono contento”.
Da quattro anni alla Reggiana, quindi si può dire che è un veterano, quindi come si spiega questa difficoltà iniziale della squadra?
“Confermarsi non è mai facile e gli avversari ci studiano per prendere le necessarie contromisure. In particolar modo quando giochiamo al Città del Tricolore i nostri avversari sono sempre motivati per fare la partita della vita. Ci sta anche di avere in qualche partita delle difficoltà ma alla fine ciò che conta è il risultato”.
E’ vero ma se la Reggiana gioca sempre sottotono come ha fatto con l’Ancona è difficile pensare di vincere molte partite.
“Dobbiamo certamente migliorare ma l’aspetto più importante è che nella sofferenza il gruppo si ulteriormente compattato. Dopo una brutta sconfitta come quella di Fiorenzuola l’essenziale era ritrovare subito una vittoria, anche perché è stata una settimana difficile”.
Da queste partite si esce più rafforzati?
“E’ nelle difficoltà che si vede la forza del gruppo e domenica contro l’Ancona si è visto perché siamo riusciti aiutandoci in campo a portare a casa una vittoria preziosa”.
In questo avvio di campionato ha avuto poco spazio.
“Penso sia già una fortuna far parte di questo gruppo. Mi alleno con impegno e dedizione per farmi trovare pronto all’occorrenza, consci di far parte di un gruppo molto forte e stando con loro posso solo migliorare. Ogni giorno esco dal campo che ho acquisito una maggiore conoscenza del ruolo e sento di migliorare a ogni allenamento”.
Ha detto qualcosa a Guglielmotti che è uscito dal campo arrabbiato per la sostituzione?
“Tra di noi c’è sempre rapporto speciale a prescindere da chi scende in campo. Davide era reduce da diverse partite dove è andato alla grande e ci sta che poteva essere affaticato ma sono certo che domenica tornerà in campo in formissima”.
Si aspettava di giocare di più?
“E’ normale che giocare fa piacere e rende felici ma non è mai stato un problema, anche perché so di avere come compagno uno dei più forti giocatori della categoria. Allenarmi con lui mi aiuta a crescere e guardando Davide in allenamento e in campo non posso che migliorare. Poi mi è sempre vicino e mi sostiene sempre per cui è una fortuna avere un compagno come Guglielmotti”.
Quali differenze vedi rispetto al gruppo dello scorso anno?
“Ci sono diversi nuovi giocatori ma piano piano ci stiamo conoscendo e si sta formando un gruppo molto unito e compatto come lo era quello dello scorso anno. Forse ci vorrà un pizzico di tempo in più ma sono certo che diventeremo come una famiglia e ci aiuteremo in campo com’è stato lo scorso anno”.
A livello tattico è cambiato qualcosa?
“Siamo alla ricerca di una maggiore profondità e serviamo gli attaccanti con passaggi più verticali rispetto allo scorso anno quando la manovra era più avvolgente anche dall’esterno”.
Gubbio può essere l’occasione per cancellare il mal di trasferta?
“Fuori casa è sempre più difficile anche per merito degli avversari che puntano a sviluppare una prestazione importante. Sappiamo che a Gubbio sarà una partita tosta ma cercheremo di prestare maggiore attenzione e dare il massimo per portare a casa un risultato positivo”.
Come si ritrova nel ruolo di beniamino dei tifosi reggiani?
“Ho un bellissimo rapporto con i reggiani e a Reggio Emilia mi trovo benissimo E’ senza dubbio la mia esperienza più importante, che giochi o meno. Avverto l’affetto dei tifosi e li ringrazio, spero di poterli ripagare di tanta fiducia”.
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